Unione di Preghiera Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli
Kaiser Karl Gebetsliga für den Völkerfrieden
Italia
NEWSLETTER APRILE 2019
Mese di aprile dedicato alla devozione della Divina Misericordia
CELEBRAZIONE UFFICIALE
1 APRILE 2019, BRESCIA, PARROCCHIA DI SAN GOTTARDO ORE 20,30
SANTA MESSA PRESIEDUTA DA SUA ECC. MONS CARLO MAZZA VESCOVO EMERITO DI FIDENZA
Per l’occasione è prevista l’ostensione delle reliquie del Beato Carlo e di San Giovanni Paolo II.
1 aprile 2019
Il primo di
aprile del 1922, 97 anni fa moriva
Carlo d’Asburgo Lorena, ultimo Imperatore d’Austria
proclamato beato nell’ottobre del 2004 da San Giovanni Paolo II. Alla morte
aveva soltanto 34 anni ed era in esilio a Madeira, cacciato dal trono dalle
nuove forze politiche che si erano rafforzate nel Paese dopo la prima guerra
mondiale e che si opponevano a Carlo perché cattolico osservante e
rappresentante di quell’antico Sacro Romano Impero che difendeva la Chiesa.
Il 2 aprile, invece, ricorre l’anniversario della morte di un altro grande,
grandissimo uomo: Carlo Wojtyla e cioè Papa Giovanni Paolo II.
In due giorni si ricordano gli anniversari di un Imperatore beato e di un Papa
santo . austriaco il primo, polacco il secondo. Due eccezionali protagonisti
della storia del novecento.
Due persone che non si sono mai conosciute su questa terra, ma che erano legate
dalla fede cristiana, dalla pratica eroica delle virtù evangeliche nella vita
quotidiana e anche da un sottile e misterioso dettaglio affettivo: avevano
avuto al battesimo per volontà del padre lo stesso nome, Carlo.
Su questo argomento esiste una testimonianza nuova e inedita. Uno dei figli
dell’Imperatore Carlo I Arciduca Rodolfo, ha raccontato che lo stesso Giovanni
Paolo II gli ha rivelato perché al battesimo fu chiamato Carlo. “Fu
durante un’udienza privata che Papa Wojtyla concesse alla mia famiglia”,
ha raccontato l’Arciduca Rodolfo.
“C’erano i miei figli, con le loro famiglie e c’era anche mia madre,
l’Imperatrice Zita. Il Papa ci accolse con grande cordialità. Parlò con grande
entusiasmo di mio padre, l’Imperatore Carlo. E rivolgendosi a mia madre, la
chiamava “la mia Imperatrice” e ogni volta si inchinava verso di lei. Ad un
certo momento disse: “Sapete perché al battesimo io fui chiamato Carlo? Proprio
perché mio padre aveva una grande ammirazione per l’Imperatore Carlo I, di cui
è stato un soldato”.
Testimonianza molto significativa che conferma vieppiù la costante ammirazione
manifestata sempre da Giovanni Paolo II per Carlo d’Austria.
Aveva imparato a conoscerlo dal proprio genitore, Karol Wojtyla senior, che era
stato sottufficiale del 56° reggimento di fanteria dell’esercito
austroungarico, quindi soldato dell’Imperatore Carlo I°. Fin da allora, Karol
Wojtyla senior aveva intuito la grandezza morale e spirituale del suo
Imperatore e se ne era entusiasmato al punto da dare al proprio figlio quel
nome. E, mentre il figlio cresceva, gli trasmetteva la vera storia di
quell’Imperatore, confutando le dicerie e le calunnie diffuse da coloro che lo
avevano combattuto e ridotto poi all’esilio.
Così, anche il futuro Papa imparò ad apprezzare il giovane e sfortunato Imperatore
austriaco, vedendo in lui una rara e fulgida figura di sovrano giusto e leale,
generoso e amorevole, pronto a qualsiasi sacrificio personale per il bene del
popolo. Per questo, da Papa, ne sostenne apertamente e con entusiasmo il
processo di beatificazione e quando potè celebrare la solenne cerimonia lo fece
con gioia, indicando il sovrano austriaco come modello per tutti gli uomini
politici.
Quando, nel 2004, venne diffusa la notizia che l’Imperatore Carlo I° d’Austria
sarebbe stato beatificato, molti, anche in ambito cattolico, si meravigliarono.
Trovavano strano che un Imperatore, cioè un uomo appartenente al mondo dei
nobili, dei ricchi, dei potenti della terra potesse diventare santo.
I giornali ricordarono figure del passato: Re Stefano d’Ungheria, Sant’Agnese
di Praga, Sant’Elisabetta d’Ungheria, Sant’Enrico II Imperatore, Santa Brigida
di Svezia, San Luigi IX re di Francia, San Ferdinando re del Portogallo
eccetera, sottolineando, però, che si trattava di “regnanti” vissuti in tempi
molto lontani, quando i processi di beatificazione non erano rigorosi come lo
sono ora, mentre Carlo I d’Austria era morto nel 1922, all’inizio del
novecento, meno di cento anni prima. Era un uomo giovane, intelligente, colto,
bello, marito di una principessa bellissima, Zita dei Borboni Parma, ( per la
quale è iniziata la causa di beatificazione) da cui aveva avuto otto figli. Per
la mentalità moderna, sembrava impossibile che una persona del genere avesse
esercitato le virtù evangeliche in maniera eroica al punto da meritare la
gloria degli altari.
Su di lui inoltre circolavano molti pregiudizi. Gli storici laicisti lo avevano
sempre definito “un debole e un incapace”. Salito al trono nel 1916, quando era
in pieno svolgimento la Prima guerra mondiale, lo incolpavano di non essere
stato capace di vincere la guerra. Per questo, dopo il conflitto era stato
esiliato dal suo Paese. Ma, poi, alla luce di una grande mole di documenti
emersi al processo di beatificazione e di altri studi pubblicati dopo quel
processo, si è scoperto invece che l’Imperatore Carlo I fu un politico
lungimirante, che voleva il “bene vero” dei suoi sudditi, che aveva grandi idee
d’avanguardia per l’Europa. Na soprattutto usò ogni mezzo lecito per
raggiungere il bene supremo della pace. L’Unione di Preghiera per la Pace e la
Fratellanza tra i Popoli, ( Gebetsliga) porta avanti ora anche in Italia la
causa di canonizzazione del Beato Carlo ma soprattutto ha lo scopo di far
conoscere ed apprezzare la vita, l’opera e la santità del Beato Imperatore Carlo
d’Austria. Questa associazione pubblica di fedeli riconosciuta dalla chiesa ha
il suo centro e la sede italiana a Brescia nella parrocchia di San Gottardo,
dove si conservano alcune reliquie dell’Imperatore. Al movimento hanno aderito
importanti personalità del mondo cattolico, uomini politici, professori
universitari, vescovi e prelati illustri. Il delegato nazionale della
Gebetsliga don Arnaldo Morandi è anche vice postulatore della causa di
canonizzazione e va promuovendo convegni, conferenze, dibattiti in tutta Italia
per approfondire la conoscenza della figura e della politica cristiana di Carlo
I Imperatore. Attualmente in Italia esistono 23 gruppi di preghiera attivi che
si radunano ogni mese per l’adorazione eucaristica, la recita del santo rosario
la condivisione di intenzioni di preghiera mentre sta avanzando anche la
sensibilità verso forme di supporto alla pastorale delle famiglie e in favore
della pace.
AVVISI
- Lunedì 1 aprile, 96° anniversario del pio transito del Beato Carlo. I gruppi costituiti sono invitati ad organizzare la celebrazione di una Santa Messa. La celebrazione ufficiale a Brescia alle ore 20,30 presieduta da Sua Ecc. rev.ma Mons. Carlo Mazza.
- Sentiamoci tutti impegnati nella diffusione del messaggio e della testimonianza del Beato Carlo proponendo l’adesione alla Gebetsliga e l’iscrizione al sito www.beatocarloinitalia.it
- Martedì 2 Aprile anniversario del pio transito di San Giovanni Paolo II che beatificò Calo d’Austria. le vicende umane e cristiane di questi due campioni della fede sono fortemente connesse.
INTENZIONI PREGHIERA PER IL MESE DI APRILE
*Per il Papa.
*Per i cristiani perseguitati e martiri della fede.
*Per l’unità della Chiesa e la famiglia.
*Per gli ammalati che si affidano alle nostre preghiere e alla intercessione del Beato Carlo.
*Per la canonizzazione del Beato Carlo.
Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria
Si raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la glorificazione del Beato Carlo e la preghiera a Maria Signora di tutti i popoli
Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria
Dio Padre
Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa un esempio
completo di vita cristiana.
La sua vita e tutte le sue scelte e azioni, soprattutto in campo politico
e familiare, sono state sempre fondate sul Vangelo e sull’insegnamento
della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia, cresciuto in tempi
di grande incertezza, lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo
attraverso l’offerta della propria vita, per la salvezza dei suoi popoli, nel
costante e fiducioso abbandono alla Beata Vergine Maria.
Il Beato Carlo interceda per tutti i bisognosi quando la malattia, lo
scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della
vita mettono a dura prova. Aiutaci, o Padre, a vedere e seguire il suo esempio.
Per la sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre
preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, a gloria del
Tuo nome e per il bene della Santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.
PREGHIERA A MARIA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI
TESTO DELLA PREGHIERA APPROVATA DALLA CONGREGAZIONE PER LA FEDE (2006) SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.
CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA. AMEN.
Imprimatur: 6/01/2009
Il 31 maggio 2002, il vescovo di Haarlem-Amsterdam, S. E. Mons. Jozeph Marianus Punt, sentendo pareri e ponderando il tutto, ha attestato l’autenticità delle apparizioni della Signora di tutti i Popoli e ha constatato la soprannaturalità delle apparizioni.