Vibo Valentia – Martedì 23 febbraio 2021,
presso la chiesa di Maria SS. del Rosario e san Giovanni Battista, sede della storica arciconfraternita omonima, si è celebrata una santa messa voluta dalla rappresentanza di Vibo Valentia del nascente Gruppo di Preghiera per la causa di canonizzazione del Beato Carlo I d’Austria. La santa messa è stata celebrata da Mons. Filippo Ramondino, vicario generale della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, presenti alla cerimonia religiosa i membri che hanno aderito all’unione di preghiera, molti fedeli, e in modo particolare il dott. Aurelio Badolati, delegato per la Calabria della Gebetsliga Italia. Mons. Ramondino nella sua omelia ha sottolineato come la figura “dell’ultimo degli Asburgo” merita attenzione non solo perché sovrano e santo, ma anche e soprattutto in quanto sovrano santo; inoltre ha evidenziato la vocazione alla santità, come qualcosa presente in ognuno di noi, egli infatti ha anche fatto riferimento alla cosiddetta “fabbrica di santi” attuata sotto il pontificato di San Giovanni Paolo II, un papa che vide e scorse il profumo di santità in ogni fascia sociale, nel povero, nella persona umile, nel docente, nell’educatore, nel sovrano, nell’imperatore, nella madre di famiglia ecc. Anche il dott. Badolati, al termine della santa messa, ha preso la parola, delineando in un breve excursus i tratti fondamentali della biografia del Beato Carlo d’Asburgo, sottolineando inoltre l’importanza della canonizzazione di questo imperatore buono e magnanimo, e soprattutto mettendo in evidenza come la figura di Carlo, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale e delle guerre balcaniche successive al 1989, pare, proprio in questa chiave, profetica. A conclusione della cerimonia, sono stati benedetti da mons. Ramondino i diplomi di appartenenza e le insegne per i membri dell’unione di preghiera, consegnati da Badolati insieme ad una significativa reliquia “ex indumentis” del Beato. Un primo input che sancirà altre numerose iniziative di preghiera per il Beato Carlo d’Asburgo in tutta la regione Calabria.(Benemerito Gabriele Vallone)