Sabato 22 maggio 2021. Una rappresentanza della Gebetsliga della Calabria, composta da appartenenti e postulanti, ha partecipato, presso il Santuario Monastero della Visitazione, alla seconda messa in onore del Beato Carlo d’Asburgo. Il monastero sorge nei pressi di Campi di San Nicola di Ortì (RC) ed è stato edificato proprio per accogliere le sorelle desiderose di consacrarsi a Dio, seguendo le regole della Clausura, immergendosi totalmente nella preghiera, nella contemplazione e nella solitudine del mondo monacale, seguendo l’ordine della Visitazione di Santa Maria, fondato da Francesco di Sales.
Il primitivo monastero, sorgeva in Reggio Calabria nel 1754 ed era situato presso l’attuale Piazza Italia sulla collina del Salvatore; l’odierno monastero trova la sua collocazione in Ortì, dall’8 dicembre 2005.
La celebrazione eucaristica che ha visto la presenza anche delle suore, è stata officiata da Don Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale per la Gebetsliga della Calabria. Durante il sermone, Don Luigi ha ricordato il particolare periodo che “cade” nel cinquantesimo giorno a partire dalla domenica di Pasqua, allorquando come narrato negli atti degli apostoli 2,1-11, il giorno della festa di Pentecoste, mentre i discepoli di Gesù si trovavano tutti nello stesso luogo, sentirono un forte rumore e un vento impetuoso riempì la casa dove stavano, quindi videro qualcosa di simile a lingue di fuoco che si separavano e si posavano su ciascuno di loro; tutti i presenti furono ripieni di Spirito Santo e si misero a parlare in altre lingue, permettendo in tal modo l’evangelizzazione mondiale. Successivamente è intervenuto, il Delegato della Gebetsliga per la Calabria, dott. Aurelio Badolati che ha recato ai presenti il saluto di Mons. Arnaldo Morandi, fondatore della Gebetsliga italiana -Pia Unione di Preghiera Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli – associazione, incentrata al raggiungimento della Canonizzazione del Beato Carlo d’Asburgo. Uomo, quest’ultimo, che sebbene, imperatore di uno dei più grandi stati d’Europa, appartenente ad una delle famiglie che per secoli hanno regnato e diretto le sorti del nostro continente, viveva in semplicità e profonda religiosità, confidando sempre nella Santissima Trinità, già in vita era in “odore” di santità.
Al termine della liturgia, Don Luigi ha benedetto i diplomi dei nuovi membri del gruppo di preghiera, esortando i neo ammessi a seguire con fede e preghiera il cammino verso la salvazione eterna che il Beato Carlo ha mostrato.
Roberto Bendini