Lo scorso 21 ottobre 2022, memoria liturgica del beato Carlo d’Asburgo, la Gebetsliga Roma e Lazio ha organizzato un Solenne Pontificale in Santa Maria dell’Anima, chiesa asburgica di Roma per eccellenza, inclusa nel Pontificio Istituto Teutonico e per questo anche sede degli incontri della Gebetsliga romana.
Questa celebrazione ha rivestito un carattere particolarmente solenne, in quanto ricadente nell’Anno Centenario della Nascita al Cielo del Beato Imperatore. Per questo, la Delegazione romana è stata onorata del patrocinio della Delegazione per l’Italia, sugellato dalla presenza di don Arnaldo Morandi, Delegato nazionale.
Per dare particolare solennità alla Celebrazione, Mons. Michael Max, Rettore del Pontificio Istituto Teutonico e il dott. Eugenio Cecchini, Delegato Gebetsliga per Roma e Lazio, hanno invitato a presiedere la liturgia eucaristica il Sig. Cardinale Dominique Mamberti, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
Nella meravigliosa cornice barocca dell’Anima, l’Eucaristia ha visto la partecipazione di oltre 25 sacerdoti che hanno concelebrato con Sua Eminenza il cardinale, tra cui va fatta menzione di Mons. Michael Max, Rettore del Pontificio Istituto Teutonico e di don Arnaldo Morandi, Delegato per l’Italia, concelebranti principali. Tra gli altri, hanno pure concelebrato il Rev. Padre Christian Blümel OT, Vice Gran Maestro e Procuratore Generale dell’Ordine Teutonico presso la Santa Sede, il Rev. Don Johannes Fürnkranz, Capo Ufficio del Dicastero per la Dottrina della Fede, il Rev. Mons. Hans-Peter Fisher, Prelato uditore della Rota Romana, Rettore del Camposanto Teutonico in Vaticano, don Konrad Maria Bestle, Curato di Santa Maria dell’Anima e Assistente spirituale della Gebetsliga romana e don Luigi Cannizzo, Assistente spirituale della Gebetsliga di Calabria e Basilicata.
Oltre 150 i fedeli presenti, tra i quali ricordiamo Sua Eccellenza il dott. Marcus Bergmann, Ambasciatore d’Austria presso la Santa Sede, S.A.I.R. Eduard von Habsburg-Lothringen, Ambasciatore d’Ungheria presso la Santa Sede che interveniva anche in rappresentanza della Famiglia del Beato Carlo, insieme alle figlie, Arciduchesse Ladislaja e Rosa von Habsburg-Lothringen e alla cugina, Arciduchessa Sophie von Habsburg-Lothringen, nipote del fratello del Beato Imperatore.
Il Sovrano Ordine di Malta, di cui il Beato era membro, era presente con S.A.S. il Principe Mariano Hugo von Windisch-Graetz, Gentiluomo di Sua Santità e attualmente membro del Sovrano Consiglio dell’Ordine, con Sua Eccellenza il Marchese Alessandro Bisleti, Delegato di Veroli e pronipote del Cardinale Gaetano Bisleti che, come legato di San Pio X, celebrò le nozze dell’Imperatore. Presente anche l’Ammiraglio Carlo Cellerino, vice Cancelliere del Gran Priorato di Roma dell’Ordine di Malta.
Numerosi anche i religiosi e le religiose, testimonianza della devozione diffusa verso il Beato Carlo. Tra questi va fatta particolare menzione della presenza Madre Vicaria Generale e della Madre Provinciale per l’Italia della Congregazione delle Suore Serve del Signore e della Beata Vergine di Matarà, intervenute insieme ad altre consorelle perché il beato Carlo d’Austria è uno dei Beati invocati dal loro Istituto per l’ottenimento del dono della pace. La Congregazione ha un monastero in Argentina, dedicato all’Adorazione perpetua per la Pace nel Mondo, in cui è stata collocata la reliquia del Beato.
Durante la processione d’ingresso il cardinale ha avuto un momento di sosta davanti all’Altare della Pietà dove sono venerate le reliquie del Beato Imperatore Carlo d’Asburgo. Il cardinale ha incensato le reliquie prima di recarsi all’Altare maggiore.
Nell’Omelia, il Porporato ha ricordato, tra l’altro, le intenzioni di San Giovanni Paolo II nel beatificare l’Imperatore: additarlo come esempio virtuoso di padre e sposo (tradendo nella scelta della data per la memoria liturgica non il giorno della sua nascita al Cielo ma il 21 ottobre, giorno del matrimonio con l’Imperatrice, il suo progetto di beatificare anche la moglie Zita – di cui è pendente la causa – e proclamarli insieme Patroni della Famiglia cattolica d’Europa); indicarlo inoltre come alto esempio di governante cattolico che, in tutte le scelte, ivi comprese quelle di governo, anteponeva la fedeltà a Cristo ed alla Chiesa, per il bene dei Suoi amati Popoli; indicarlo infine come speciale intercessore per la Pace nel Mondo, avendo abbracciato e sostenuto con tutto se stesso – unico tra i belligeranti del Primo Conflitto Mondiale – il piano di Pace ideato dal Pontefice Benedetto XV, di venerata memoria, e per questo venendo penalizzato dalle potenze ostili alla Chiesa di Roma, fino a pagare con l’esilio e con il martirio.
Dopo la celebrazione, negli attigui locali della Biblioteca del Pontificio Istituto Teutonico, il Rettore Max ha offerto un bouffet e un vin d’honneur ai presenti.
Durante il momento conviviale, hanno preso la parola don Arnaldo Morandi, Delegato nazionale Gebetsliga e il dott. Eugenio Cecchini, Delegato di Roma e Lazio, per un breve indirizzo di saluto e ringraziamento. Inoltre, S.A.I.R. l’Arciduca Eduard von Habsburg – su invito del Delegato di Roma – ha salutato i presenti, ricordando cosa significa oggi per la Famiglia d’Austria avere un beato in Famiglia e quali responsabilità ne conseguono. Inoltre ha testimoniato la crescente devozione verso l’Imperatore, soprattutto tra i giovani, testimoniando la presenza una grande platea di oltre 700 persone, tra cui molti giovani, intervenuta in una recente conferenza sul Beato che lui stesso ha dato in Texas, USA.
Al termine del momento conviviale, don Arnaldo Morandi e il dott. Eugenio Cecchini, hanno donato alcune medaglie coniate per il Centenario del pio Transito del Beato Carlo d’Austria alle personalità intervenute, tra cui – primo fra tutti – il cardinale Dominique Mamberti, come segno di gratitudine per aver presieduto una così importante celebrazione giubilare.