NG – incontro su Mordini KAISER KARL GEBETSLIGA DELEGAZIONE di PIACENZA
Unione di preghiera Beato Carlo d’Asburgo per la pace e la fratellanza tra i popoli _____________________________________________________________________________________
martedì 21 novembre p.v.
MOMENTO di SPIRITUALITA’ per il mese di NOVEMBRE
e INCONTRO CULTURALE ASSOCIATIVO
nella ricorrenza liturgica della PRESENTAZIONE DI MARIA VERGINE
Adorazione Eucaristica silenziosa da parte degli iscritti e degli amici nella chiesa di San Giorgino in Sopramuro dalle ore 20 alle ore 21.
A SEGUIRE, alle ore 21, presso i locali di S.Giorgino, Giuseppe DOSSENA ricorderà la figura, il pensiero e gli scritti del compianto scrittore cattolico Attilio MORDINI Barone di Selva, grande estimatore dell’Imperatore Carlo d’Asburgo, a mezzo secolo dalla prematura scomparsa.
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ATTILIO MORDINI E LA SUA POSIZIONE DI CORAGGIOSO CATTOLICO DEL PENSIERO NON UNICO
Rievocato, a 51 anni dalla scomparsa, presso la Gebetsliga Carlo d’Asburgo
Doverosa rievocazione, a mezzo secolo dalla prematura scomparsa, del valoroso scrittore e saggista cattolico fiorentino Attilio Mordini, Barone di Selva.
L’evento ha avuto luogo nei locali di S.Giorgino in Sopramuro, proprio non lontano da dove Mordini s’incontrò, nei primi anni sessanta, con un gruppo di giovani che allora si ponevano, con impegno e dedizione, il problema della cultura cattolica già sottoposta a quel violento attacco che avrebbe poi portato Papa Paolo VI a parlare di “autodemolizione della Chiesa” e di “fumo di Satana” attraverso le fessure di una vita ecclesiale già in crisi di malinteso processo post-conciliare, quello di cui oggi – nonostante gli altrettanto forti moniti dei Pontefici successivi – vediamo ormai le macroscopiche degenerazioni. Quel gruppo sarebbe diventato poi il primo nucleo di Alleanza Cattolica.
Mordini – come afferma lo storico Oscar Sanguinetti – ebbe una posizione “rigorosamente cattolica, con ricchezza e qualità di riferimenti religiosi, filosofici, storici e politici” che ne sostanziavano la sua posizione e il suo impegno, “rendendolo immune – e rendendo immune il suo entourage – dalle suggestioni dei ‘cattivi maestri’ del progressismo cattolico, morti alla speranza teologale” ma anche “dall’attrattiva delle false luci di quel falso tradizionalismo ‘pagano’ allora in ascesa negli ambienti della destra italiana” su posizioni mazziniane e gentiliane, che erano stati anche i peggiori ispiratori del Fascismo.
La rievocazione piacentina di Attili0 Mordini è stata tenuta dal Prof.Giuseppe Dossena, il quale ha fatto rivivere con emozione e ammirazione il pensiero dello scrittore, il suo coraggio ideale unito a grande rispetto della Chiesa e delle persone, ma anche capace di prender posizione con coerenza, anche a costo di contrasti, una posizione che creò a lui non pochi avversari ma anche tanti ammiratori, lettori, emuli. Ha scritto molto Mordini nella sua breve esistenza – Dossena ha ricordato le sue opere, con particolare riferimento a “Il tempio del Cristianesimo” e a “Dal mito al materialismo” –, e ha lasciato anche diversi inediti.
Un dettaglio paradigmatico della sua lucidità e del suo obbediente rispetto insieme. Quando venne la riforma liturgica e anche il passaggio dalla Messa in latino a quella in volgare, egli paragonò la cosa a un malato necessitante di trattamento a ossigeno: difficile dire che ciò non sia necessario per il bene del paziente, ma assurdo anche dire che la bombola di ossigeno sia un bene in sè.
La serata su Mordini è stata organizzata dalla Delegazione piacentina della “Gebetsliga Carlo d’Asburgo”, quale omaggio a colui che, con più di quarant’ anni di anticipo sulla beatificazione dell’ultimo Imperatore nel 2004, già ne poneva una dedica sul suo citato saggio “Il tempio del Cristianesimo”, con l’epigrafe “a Carlo d’Asburgo, Imperatore santo”.
Maurizio Dossena – Delegato Gebetsliga PC
nelle foto alcuni momenti della serata su Mordini in S.Giorgino e un’immagine storica del 1965: lo scrittore a Piacenza, insieme col Dott.Carlo Emanuele Manfredi