Si è svolta sabato 27 febbraio presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate in Reggio Calabria la prima Santa Messa celebrata nella Città dello Stretto dal Gruppo di Preghiera costituito, su iniziativa dell’Arcidiocesi di Vienna, in onore del Beato Carlo, ultimo Imperatore d’Austria.
La celebrazione eucaristica è stata officiata dal Rev.mo Don Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale per la Gebetsliga della Calabria, il quale, durante un’intensa omelia, ha porto i saluti di Mons. Morandi, che ha introdotto la Gebetsliga in Italia, ed ha tratteggiato le speciali doti spirituali e le virtù religiose del Beato, aggiornando i fedeli sullo stato del processo di santificazione in corso, cui le preghiere dei fedeli non mancheranno di dare un significativo contributo.
E’ intervenuto il Delegato della Gebetsliga per la Calabria, Grande Uff. Aurelio Badolati, il quale ha brevemente delineato i meriti politici e la figura di illuminato statista dell’Imperatore cattolico, sottolineando in particolar modo il suo fervido e convinto impegno per la pace tra le nazioni, ed evidenziando altresì che, paradossalmente, non potrebbe essere più vicino alla cultura mediterranea un così eminente interprete della società mitteleuropea, alla luce di quei valori condivisi che – al di là delle vicende non sempre commendevoli degli Stati nazionali sorti sulle rovine di quelli preunitari – hanno potentemente influenzato tutta la storia d’Europa.
Erano presenti numerosi fedeli, tra i quali il Barone Arturo Nesci di Sant’Agata.
Dopo la Santa Messa, sono state consegnate ad alcuni fedeli le pergamene di appartenenza alla Gebetsliga.
L’evento si è concluso con un saluto generale all’aperto, nel rispetto delle vigenti norme anti-covid, sulla terrazza antistante la Chiesa, dove la vista suggestiva sullo Stretto dalle alture a Nord della Città – luoghi ricchi di tremila anni di storia – ha offerto ai fedeli un ulteriore momento di contemplazione del Creato, occasione di interiore riconciliazione con il Creatore attraverso la beata intercessione di Carlo di Asburgo.
Corrado Savasta