MESE DI GIUGNO
MESE DEDICATO AL SACRO CUORE DI GESU’
Il mese di Giugno è tradizionalmente dedicato alla devozione del Sacro Cuore di Gesù. Il Beato Carlo le visse sempre con grande trasporto e fede essa è direttamente rivolta a Gesù vero uomo e vero Dio. Anche noi che vediamo in Carlo d’Austria un modello e un potente intercessore, vogliamo imitarlo e fissare il nostro sguardo sul Cuore di Cristo fornace ardente d’amore capace di bruciare il peccato e infiammare lo zelo verso la Santa volontà del Padre per dire con vera convinzione : “Non come voglio io, ma come vuoi tu” (Mt 26,39).
ISTRUZIONE SULLA FESTA E DEVOZIONE AL SACRO CUORE DI GESU’
Qual è il significato di questa festa?
Con il culto al Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa Cattolica intende onorare il Cuore di Gesù Cristo, uno degli organi simboleggianti la sua umanità, che per l’intima unione con la Divinità, ha diritto all’adorazione e l’amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo proprio il Suo Cuore.
Quando nasce la devozione?
Già praticata nell’antichità cristiana e nel Medioevo, il culto si diffuse nel secolo XVII ad opera di S. Giovanni Eudes (1601-1680) e soprattutto di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690). La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia, probabilmente nel 1685.
Chi è stata la messaggera del Cuore di Gesù?
S. Margherita Maria Alacoque, suora francese, entrò il 20 giugno 1671 nel convento delle Visitandine di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire), visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa e morì il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni. Già prima di entrare nel convento, era dotata di doni mistici che si accentuarono con la sua nuova condizione di religiosa; ebbe numerose manifestazioni mistiche, ma nel 1673 cominciarono le grandi visioni che resero famoso il suo nome; esse furono quattro rivelazioni principali, oltre numerose altre di minore importanza.
Quante e quali furono le visioni mistiche di S. Margherita?
La prima visione avvenne il 27 dicembre 1673, festa di s. Giovanni Evangelista, Gesù le apparve e Margherita si sentì “tutta investita della divina presenza”; la invitò a prendere il posto che s. Giovanni aveva occupato durante l’Ultima Cena e le disse: “Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me”.
Una seconda visione le apparve agli inizi del 1674, forse un venerdì; il divin Cuore si manifestò su un trono di fiamme, più raggiante del sole e trasparente come cristallo, circondato da una corona di spine simboleggianti le ferite inferte dai nostri peccati e sormontato da una croce, perché dal primo istante che era stato formato, era già pieno d’ogni amarezza. Sempre nel 1674 le apparve la terza visione, anche questa volta un venerdì dopo la festa del Corpus Domini; Gesù si presentò alla Santa tutto sfolgorante di gloria, con le sue cinque piaghe, brillanti come soli e da quella sacra umanità uscivano fiamme da ogni parte, ma soprattutto dal suo mirabile petto che rassomigliava ad una fornace e essendosi aperto, ella scoprì l’amabile e amante Cuore, la vera sorgente di quelle fiamme.
Poi Gesù lamentando l’ingratitudine degli uomini e la noncuranza rispetto ai suoi sforzi per far loro del bene, le chiese di supplire a questo. Gesù la sollecitò a fare la Comunione al primo venerdì di ogni mese e di prosternarsi con la faccia a terra dalle undici a mezzanotte, nella notte tra il giovedì e il venerdì. Vennero così indicate le due principali devozioni, la Comunione al primo venerdì di ogni mese e l’ora santa di adorazione.
In quale rivelazione venne istituita la festa?
La quarta visione mistica ebbe luogo il 16 giugno 1675 durante l’ottava del Corpus Domini. Nostro Signore le disse che si sentiva ferito dalle irriverenze dei fedeli e dai sacrilegi degli empi, aggiungendo: “Ciò che mi è ancor più sensibile è che sono i cuori a me consacrati che fanno questo”.
Gesù chiese ancora che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, fosse dedicato a una festa particolare per onorare il suo Cuore e con Comunioni per riparare alle offese da lui ricevute. Inoltre indicò come esecutore della diffusione di questa devozione, il padre spirituale di Margherita, il gesuita san Claude de la Colombiere (1641-1682), superiore della vicina Casa dei Gesuiti di Paray-le-Monial. Margherita Maria Alacoque proclamata santa il 13 maggio 1920 da papa Benedetto XV, ubbidì all’appello divino fatto attraverso le visioni e divenne l’apostola di una devozione che doveva trasportare all’adorazione dei fedeli al Cuore divino.
Le prime due cerimonie in onore del Sacro Cuore, presente la santa mistica, si ebbero nell’ambito del Noviziato di Paray il 20 luglio 1685 e poi il 21 giugno 1686, a cui partecipò tutta la Comunità delle Visitandine.
Il culto al Sacro Cuore è stato ostacolato? E da chi?
Sì, soprattutto nel XVIII secolo. Nel 1765 la Sacra Congregazione dei Riti affermò essere il cuore di carne simbolo dell’amore; allora i giansenisti intesero ciò come un atto di idolatria, ritenendo essere possibile un culto solo al cuore non reale ma metaforico. Papa Pio VI (1775-1799) nella bolla “Auctorem fidei”, confermava l’espressione della Congregazione notando che si adora il cuore “inseparabilmente unito con la Persona del Verbo”.
Il 6 febbraio 1765 papa Clemente XIII (1758-1769) accordò alla Polonia e all’Arciconfraternita romana del Sacro Cuore la festa del Sacro Cuore di Gesù; nel pensiero del papa questa nuova festa doveva diffondere nella Chiesa, i passi principali del messaggio di s. Margherita, la quale era stata lo strumento privilegiato della diffusione di un culto, che era sempre esistito nella Chiesa sotto diverse forme, ma dandogli tuttavia un nuovo orientamento. Con lei non sarebbe più stata soltanto una amorosa contemplazione e un’adorazione di quel “Cuore che ha tanto amato”, ma anche una riparazione per le offese e ingratitudini ricevute, tramite il perfezionamento delle nostre esistenze.
Diceva la santa che “l’amore rende le anime conformi”, cioè il Signore vuole ispirare nelle anime un amore generoso che, rispondendo al suo, li assimili interiormente al divino modello.
Quale Papa istituì ufficialmente la festa del Sacro Cuore?
La devozione al Sacro Cuore trionfò nel XIX secolo e il convento di Paray-le-Monial divenne meta di continui pellegrinaggi; nel 1856 con papa Pio IX la festa del Sacro Cuore divenne universale per tutta la Chiesa Cattolica.
Sull’onda della devozione che ormai coinvolgeva tutto il mondo cattolico, sorsero dappertutto cappelle, oratori, chiese, basiliche e santuari dedicati al Sacro Cuore di Gesù; ricordiamo uno fra tutti il Santuario “Sacro Cuore” a Montmartre a Parigi, iniziato nel 1876 e terminato di costruire dopo 40 anni; tutte le categorie sociali e militari della Francia, contribuirono all’imponente spesa.
Quali sono le pratiche devozionali più comuni?
Quella dell’adorazione eucaristica ogni primo venerdì del mese e le “Litanie del Sacro Cuore”. Il mese dedicato al culto del Sacro Cuore è giugno.
Cos’è l’atto di consacrazione al Sacro Cuore?
Affinché il culto del Cuore di Gesù esca e penetri nella vita sociale dei popoli, iniziò, su esortazione di papa Pio IX del 1876, tutto un movimento di “Atti di consacrazione al Cuore di Gesù”, a partire dalla famiglia a quella di intere Nazioni ad opera di Conferenze Episcopali, ma anche di illuminati e devoti governanti; tra i quali il presidente dell’Ecuador, Gabriel Garcia Moreno (1821-1875).
Fu tanto il fervore, che per tutto l’Ottocento e primi decenni del Novecento, fu dedicato al culto del Sacro Cuore, che di riflesso sorsero numerose congregazioni religiose, sia maschili che femminili, tra le principali vi sono: “Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore” fondata nel 1874 dal beato Leone Dehon (Dehoniani); “Figli del Sacro Cuore di Gesù” o Missioni africane di Verona, congregazione fondata nel 1867 da san Daniele Comboni (Comboniani); “Dame del Sacro Cuore” fondate nel 1800 da santa Maddalena Sofia Barat; “Ancelle del Sacro Cuore di Gesù” fondate nel 1865 dalla beata Caterina Volpicelli, diversi Istituti femminili portano la stessa denominazione.
Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù
(di Santa Margherita Maria Alacoque)
Io (nome e cognome),
dono e consacro al Cuore adorabile di nostro Signore Gesù Cristo
la mia persona e la mia vita, (la mia famiglia/il mio matrimonio),
le mie azioni, pene e sofferenze,
per non voler più servirmi d’alcuna parte del mio essere,
che per onorarlo, amarlo e glorificarlo.
E’ questa la mia volontà irrevocabile:
essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore,
rinunciando di cuore a tutto ciò che potrebbe dispiacergli.
Ti scelgo, o Sacro Cuore, come unico oggetto del mio amore,
come custode della mia via, pegno della mia salvezza,
rimedio della mia fragilità e incostanza,
riparatore di tutte le colpe della mia vita e rifugio sicuro nell’ora della mia morte.
Sii, o Cuore di bontà, la mia giustificazione presso Dio, tuo Padre,
e allontana da me la sua giusta indignazione.
O Cuore amoroso, pongo tutta la mia fiducia in te,
perchè temo tutto dalla mia malizia e debolezza,
ma spero tutto dalla tua bontà.
Consuma, dunque, in me quanto può dispiacerti o resisterti;
il tuo puro amore s’imprima profondamente nel mio cuore,
in modo che non ti possa più scordare o essere da te separato.
Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in te,
poichè voglio concretizzare tutta la mia felicità
e la mia gloria nel vivere e morire come tuo servo.
Amen.
Preghiera da recitare a conclusione del S. Rosario
O Gloriosa Madre di Dio! tu sei sicuro rifugio della Chiesa ed a te ricorriamo fiduciosi, certi di essere accolti, ascoltati, protetti.
Ti affidiamo tutta la nostra comunità di figli del Padre che ci ha adottati, di discepoli del Tuo Figlio che ci ha redenti per mezzo del dono dello Spirito.
Ti affidiamo i nostri Vescovi e i sacerdoti, perché ottenga loro spirito di umiltà, di povertà e di carità. A loro in primo luogo sono state affidate le anime costate il sangue del Tuo Figlio: ottieni loro di sacrificarsi per esse senza nessuna misura. Siano il segno vivente della misericordia del Padre. Difendili da Satana che li circuisce in ogni modo, per farli cadere nella paura o nello scoraggiamento, nella pigrizia o nella dissipazione.
Ti affidiamo i giovani che sentono la vocazione sacerdotale che poniamo sotto la tua particolare protezione: rifiorisca in esso una comunità sempre più numerosa di giovani che, nella gioia, abbandonino tutto per divenire servi di tutti.
Ma soprattutto ti affidiamo i giovani. Tu sai che oggi sono i più esposti alle tentazioni di ogni genere, perché i più fragili e spesso i più abbandonati. Difendili, proteggili, mostra loro il tuo Figlio Gesù perché sentano che solo Lui ha parole di vita eterna, perché siano invincibilmente attratti dalla Sua bellezza e Lo trovino nella sua dimora, la Santa Chiesa.
Ti affidiamo gli sposi. Ottieni loro il vero amore coniugale, fedele e generoso nel donare la vita, perché risplenda nella loro unione il mistero stesso dell’alleanza che unisce Cristo e la Chiesa.
Ti affidiamo i più poveri, coloro che soffrono nel nascondimento, gli ammalati e coloro che se ne prendono cura, i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario.
Ti affidiamo i bambini e i loro educatori. Madre piena di tenerezza, prega per noi poveri peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Santissima Trinità, Misericordia infinita,
nel Volto del Figlio che è Parola che si dona;
Santissima Trinità, Misericordia infinita,
nel Fuoco bruciante dello Spirito che dà vita.
Santissima Trinità, Misericordia infinita, io confido e spero in Te!
Tu che ti sei donata tutta a me, fa’ che io mi doni tutto a Te:
rendimi testimone del Tuo amore,
in Cristo mio Fratello, mio Redentore e mio Re.
Santissima Trinità, Misericordia infinita, io confido e spero in Te!