Ferrara – ottobre 2019

Alcuni membri della gebetsliga ferrarese con la reliquia e l’icona raffigurante il beato Carlo al termine della s. Messa

In occasione della festa liturgica, la riunione del mese consiste nella s. Messa celebrata dall’assistente don Davide con il “proprio” del beato Carlo.
A seguire la venerazione della reliquia.

Ferrara – settembre 2019

In questo mese la riunione si è svolta il giorno 16 alle ore 21 nella nuova sede, assegnataci dall’Arcivescovo: la chiesa di Santa Chiara in Corso Giovecca a Ferrara, Rettoria affidata al nostro assistente spirituale don Davide Benini.
Si è svolta con la recita del santo Rosario e un tempo di adorazione eucaristica, seguite da un piccolo rinfresco.

Ferrara – giugno 2019

Visto il grande interesse dell’argomento trattato inter nos il mese scorso e la competenza e disponibilità del nostro assistente spirituale don Davide Benini, questo mese abbiamo messo a disposizione lo stesso tema a un pubblico più vasto, ampliandone anche la prospettiva e il tempo dedicato.

Con la collaborazione della parrocchia di Santo Spirito e del Centro Culturale San Massimiliano Kolbe abbiamo dunque sostituito la riunione mensile con la conferenza

La teologia dell’icona
venerdì 21 giugno 2019 alle ore 21
Cinema Teatro Santo Spirito

durante la quale don Davide — introdotto dal delegato dott. Massimo Martinucci — ha sviluppato il tema con l’ausilio di numerose immagini, di fronte ad un attento pubblico.

Ferrara – maggio 2019

La riunione del mese si è tenuta
mercoledì 1 maggio 2019 alle ore 21
nella sede di via Boiardo 14 – Ferrara.


Dopo la recita di una corona del santo Rosario davanti alla statua della Madonna l’argomento della serata è stato la “lettura” della icona del beato Carlo realizzata dalle suore benedettine. Abbiamo poi concluso con una breve istruzione dell’assistente spirituale don Davide Benini sul significato teologico delle icone.

Ferrara – aprile 2019

Nel mese di aprile abbiamo ricordato la santa morte del beato Carlo, avvenuta il primo aprile del 1922.

Come consigliato dal delegato nazionale mons. Arnaldo Morandi, la riunione di aprile è consistita nella celebrazione di una s. Messa, conclusa con la recita della preghiera al beato Carlo.

A causa della assenza da Ferrara dell’assistente don Davide — impegnato a Roma per gran parte dei giorni della settimana — non è stato possibile programmare la celebrazione per il primo giorno del mese, ma


domenica 7 aprile alle ore 09,00
nel santuario del Crocifisso di San Luca
in via Giuseppe Fabbri 414

Ferrara – marzo 2019

La riunione del mese di marzo della delegazione ferrarese della gebetsliga si è tenuta

giovedì 21 marzo 2019 alle ore 21
nella sede di Alleanza Cattolica in Ferrara
in via M. M. Boiardo 14

Dopo la recita del santo Rosario – davanti alla statua della Madonna e alla reliquia portata dall’assistente spirituale don Davide – abbiamo assistito insieme alla proiezione del filmato realizzato dal dott. Alfredo De Filippis in Cattedrale il 2 dicembre 2018 in occasione del solenne posizionamento della reliquia e della icona donata dalle monache benedettine.
Su invito del dott. De Filippis il delegato dott. Massimo Martinucci ha provveduto a pubblicare il video in YouTube: lo potete trovare all’indirizzo
https://youtu.be/4zP3LdLw_p0

Ferrara – febbraio 2019

La riunione della delegazione ferrarese della gebetsliga nel mese di febbraio si è tenuta

giovedì 21 febbraio, ore 21,
al Santuario del Crocifisso di San Luca
via Giuseppe Fabbri – Ferrara

Iniziata con l’esposizione del SS.mo Sacramento e mezz’ora di adorazione eucaristica, si sono susseguiti, nei locali adiacenti alla chiesa, due brevi interventi: quello di padre Augusto Chendi — nuovo parroco di San Luca e rettore del Santuario — che ci ha parlato delle interessanti iniziative che sta organizzando e quello del dott. Alfredo De Filippis che ci ha presentato il documentario che vedremo poi durante la riunione del prossimo mese.
La riunione si è poi conclusa gustando i tradizionali dolci carnevaleschi che a Ferrara sono chiamati cròstoli.

Ferrara – gennaio 2019

Nel giugno del 1914, alla morte di Francesco Ferdinando, l’arciduca Carlo non soltanto divenne il primo nella successione al trono d’Austria Ungheria, ma anche il successore nel casato d’Este, titolo che poi trasmise al secondogenito Roberto. Per questo possiamo annoverare il beato Carlo tra i Santi Estensi e festeggiarlo insieme ad essi nel giorno a loro dedicato, domenica 20 gennaio.
La delegazione ferrarese con alcuni suoi membri ha dunque partecipato alla

s. Messa celebrata da mons. Massimo Manservigi
domenica 20 gennaio alle ore 17,30
nel monastero benedettino di Sant’Antonio in Polesine
via del Gambone – Ferrara.

Era presente anche il sindaco di Este insieme ad una delegazione con il gonfalone della città.

Ferrara – 1 dicembre 2018

 

La compagnia teatrale “La maschera di cristallo” di Piacenza in un momento della sacra rappresentazione “Il beato Carlo e la nostalgia della santità” nella chiesa del monastero di Sant’Antonio in Polesine a Ferrara, in occasione della consegna da parte dell’Arciduca Martino d’Austria-Este di una reliquia ex ossibus del beato Carlo.

 

Da destra a sinistra: il delegato ferrarese dott. Massimo Martinucci, l’assistente spirituale don Davide Benini, l’Arciduca Martino d’Asburgo-Este, l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio mons. Gian Carlo Perego; l’assistente nazionale mons. Arnaldo Morandi, assistono alla rappresentazione “Il beato Carlo e la nostalgia della santità”.

 

Icona del beato Carlo “scritta” dalle monache benedettine del monastero di Sant’Antonio in Polesine, dove si conservano le reliquie dei santi di Casa d’Este, donata all’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio.

 

Parole della abbadessa Madre Ilaria Maria Ivaldi alla consegna della icona

Con gioia e tanta commozione presentiamo al nostro Arcivescovo Gian Carlo, all’Arciduca Martino d’Asburgo-Este e a tutti voi l’icona del Beato Carlo scritta da alcune sorelle della nostra Comunità Monastica. 

Un’icona, vi accorgerete subito quando la si scoprirà e la potrete vedere, non la si guarda come si guarda un quadro. Un’icona è un sacramentale e va contemplata. Non è dipinta, ma è scritta, come se, mediante la preghiera, le mani delle iconografe muovessero il pennello, docili, sotto l’azione della mano di Dio. 

Possiamo assicurarvi che, se non di fatto, tutta la comunità ha eseguito questo lavoro. Alcune delle sorelle più anziane hanno ormai il compito di sostenere le più giovani pregando. Si siedono attorno al tavolo di lavoro e recitano il Santo Rosario o leggono la Parola di Dio del giorno. Nei passaggi più importanti – come gli schiarimenti dei volti o ancor più la posa dell’oro in foglia che brilla e attira l’attenzione anche di occhi che vedono più l’invisibile del visibile – ad un tratto la preghiera non la si sente più, quasi fosse penetrata nel colore: a bocca  aperta, con gli occhi pieni di stupore, le sorelle anziane sanno solo contemplare il miracolo di quella nuova creazione. 

Nello scoprire e vedere l’icona del Beato Carlo desideriamo che anche voi possiate vivere questa stessa esperienza di stupore, che non porta a far dire che un’icona è bella o che piace, ma che è capace di mettere il cuore in silenzio adorante, andando a cercare l’essenza, il messaggio interiore di quell’anima beata raffigurata.

L’icona sarà poi benedetta da Sua Eccellenza l’Arcivescovo secondo una formula antica. Domani sarà collocata in Cattedrale all’Altare di Maria Regina di tutti i Santi dove, a lato, sono presenti due statue, raffiguranti San Benedetto e Santa Scolastica. Il Beato Carlo, conosciuto come Imperatore di Pace, viene a mantenere e proseguire la tradizione benedettina a sostegno della pace: il disegno vuole proprio sottolineare queste sue caratteristiche umane e spirituali. 

Come potrete vedere, Carlo d’Asburgo-Este volge lo sguardo ad una figura posta in alto nell’angolo sinistro: è il Signore, il Cristo Pantocratore che, in quanto tale, ha l’abito tutto impreziosito d’oro. La figura è immersa nel fondo d’oro, segno della luce della divinità che non ha ombre; tiene in mano un ramo d’ulivo, come simbolo della pace; non ha gli occhi azzurri come nella realtà, perché l’icona va oltre l’aspetto naturalistico. 

A nome della mia comunità, vogliamo ringraziare il nostro Arcivescovo per l’opportunità che ci è stata data di conoscere meglio e di più un santo di casa nostra. Le comunità del nostro Monastero, fondato dalla Beata Beatrice II d’Este, pregano da sempre ed espressamente ogni giorno, per i discendenti del suo casato d’origine. Ringraziamo l’Arciduca Martino per la cordiale semplicità con cui viene a visitarci. 

I santi di Casa d’Este, che vogliamo far conoscere di più alla nostra città e alla nostra Diocesi, ci proteggano e ci insegnino a vivere operando il bene. Grazie. 

 

L’arciduca Martino d’Asburgo Este consegna una reliquia ex ossibus del beato Carlo alla madre abbadessa del monastero benedettino di Sant’Antonio in Polesine in Ferrara.