La Gebetsliga, Pia Unione di Preghiera per l’Imperatore Carlo, nacque quando Carlo era ancora ragazzo. A Sopron (Oedenburg) dove Carlo trascorreva una parte della sua fanciullezza, viveva nel convento delle Orsoline madre Vincenzia, una mistica che ogni anno dal venerdì santo alla domenica di Pasqua soffriva in estasi la Passione di Cristo. La madre di Carlo, l’Arciduchessa Maria Giuseppina e padre Norberto Geggerle, insegnante di religione di Carlo, erano in contatto spirituale con madre Vincenzia. A loro la mistica rivelò che bisognava pregare molto per il giovane Carlo perché sarebbe divenuto un giorno Imperatore, ma avrebbe dovuto soffrire molto e sarebbe stato bersagliato dagli attacchi del male. Anche se Carlo non era in linea di successione per la Corona, furono avvertiti della rivelazione circa il futuro del giovane, il conte e la contessa Wallis, incaricati dell’educazione e della formazione dell’Arciduca.
Nel 1895 venne costituito un primo circolo di preghiera, nato da un’ispirazione carismatica, con l’intenzione di assistere una volta al mese alla S. Messa facendo la comunione per Carlo e proteggerlo con le preghiere dai pericoli. Quando Carlo divenne principe ereditario e successivamente Imperatore, la Pia Unione si arricchì di numerosi membri e passò sotto la guida del barone Hans Karl Zessner-Spitzenberg. Nel 1925 alla Gebetsliga venne dato il riconoscimento ecclesiastico da sua eccellenza monsignor Sigismondo Waitz.
Nel 1938 i membri iscritti erano più di 25 mila e tantissime le grazie segnalate. In quell’anno la Germania occupò l’Austria e la Pia Unione venne guardata con sospetto. Il barone Zessner-Spitzenberg venne arrestato e morì poco dopo in un campo di concentramento. Anche la sua collaboratrice Emilietta Gehrig fu arrestata e poi rilasciata. Si preferì quindi distruggere l’archivio con i nomi dei membri della Pia Unione, per evitare che venissero arrestati nel caso l’archivio fosse finito nelle mani della Gestapo. Al termine della guerra l’attività della Gebetsliga riprese in pieno con l’aiuto di Emilietta Gehrig. Si costituirono diverse sezioni in molti Paesi d’Europa: in Italia, dove nel novembre del 1947 nacque il primo nucleo nel Sud Tirolo, a Madera, dove 30 mila abitanti del luogo avevano partecipato ai funerali dell’Imperatore, in Spagna, dove l’Imperatrice Zita aveva trovato rifugio con i figli, in Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Inghilterra, Irlanda, Portogallo. In Svizzera, dove l’Imperatore si era fatto molto amare durante il soggiorno del suo esilio, la Pia Unione non subì mai interruzioni. Si costituì anche la Lega d’Ungheria in esilio. A partire dal 1957 si costituirono gruppi in Canada, negli Stati Uniti, e Sud America e Nuova Zelanda.
Nel 1948, il 13 settembre, durante la seduta della Gebetsliga fu accettata con unanimità la proposta di procedere al processo di beatificazione di Carlo d’Austria e la richiesta giunse al Santo Padre Pio XII durante un’udienza speciale concessa alle due presidentesse della Gebetsliga. Furono quindi gli amici a prendere l’iniziativa per ottenere la beatificazione di Carlo. Si decise di porre la causa sotto la protezione della Madonna di Fatima. Le lettere di postulazione, che imploravano la beatificazione al Santo Padre furono moltissime e giunsero da tutto il mondo, scritte da persone di tutti i ceti, famiglie, religiosi, vescovi, parroci, amici. Tutti descrivevano l’Imperatore come un ottimo padre di famiglia, un sovrano cristiano ed un grande fautore della pace; un uomo di grande spiritualità con una venerazione per l’Eucarestia e la Madonna. Un autentico testimone di Cristo, in mezzo a questo mondo. Carlo fu considerato protettore dell’unità dell’Europa e proprio alla sua protezione fu affidata la pace mondiale minacciata dalla guerra fredda. La Pia Unione di Preghiera ha registrato in questi anni un notevole sviluppo fondamentalmente dovuto al messaggio spirituale che il Beato Carlo seppe dare con la propria testimonianza di vita.
Nel 1953 ad Altotting si è tenuta la prima assemblea generale della Gebetsliga e da allora viene pubblicato l’Annuario che viene inviato agli iscritti. L’archivio della Gebetsliga custodisce gli originali di moltissime comunicazioni di intercessioni soprannaturali ottenute grazie all’imperatore Carlo I.
Il 5 aprile 1949, il Vaticano ha concesso la facoltà di svolgere il Processo ordinario informativo a Vienna, sebbene Carlo d’Austria fosse morto nell’isola di Madera.
Il 7 maggio 1955, la Congregazione del Sant’Ufficio ha dichiarato che nihil obstat alla causa di beatificazione.
Il 12 aprile 2003 la Congregazione delle cause dei Santi presieduta da Sua Santità Giovanni Paolo II, ha decretato le virtù eroiche del Servo di Dio Carlo d’Austria, annoverandolo nell’albo dei Venerabili.
Il 20 dicembre 2003 è stato promulgato il decreto sul miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Carlo, ultimo passaggio prima della Beatificazione.
Il 3 ottobre 2004, durante la solenne cerimonia in San Pietro, l’imperatore Carlo è stato proclamato Beato da Sua Santità Giovanni Paolo II