REGGIO CALABRIA RICORDA IL GENETLIACO DEL BEATO CARLO D’ASBURGO

Si è svolta il 17 agosto presso la Chiesa di S. M. della Candelora in Reggio Calabria la Santa Messa dedicata al genetliaco del Beato Carlo di Asburgo, ultimo Imperatore d’Austria, nato a Persenbeug il 17 agosto 1887.

La celebrazione eucaristica è stata officiata dal Rev.mo Don Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale per la Gebetsliga della Calabria, il quale, durante un’intensa omelia, ha porto i saluti di Mons. Morandi, che ha introdotto la Gebetsliga in Italia, e del Delegato della Gebetsliga per la Calabria, Grande Uff. Aurelio Badolati. Don Luigi ha esaltato il ruolo storico svolto dal Beato per la pace nel mondo, tanto più attuale in questo momento di recrudescenza bellica nel cuore dell’Europa. Egli ha sottolineato come l’intercessione del Beato potrà far concedere tante grazie ai fedeli.

Numerosi sono stati i fedeli che, grazie a tale liturgia, hanno conosciuto la figura storica e spirituale del Beato Carlo, accostandosi all’esperienza del Gruppo di Preghiera.

La celebrazione si è conclusa con la preghiera in onore del Beato Carlo, letta dal Rappresentante per Reggio Calabria, Comm. Corrado Savasta.

A CROTONE NEL NOME DEL BEATO CARLO D’ASBURGO

Una nuova celebrazione liturgica ha riunito i fedeli crotonesi aderenti alla Unione di preghiera dedicata al Beato Carlo d’Asburgo, ultimo imperatore d’Austria e re apostolico d’Ungheria che, ne siamo certi, ai suoi nobilissimi titoli avrebbe preferito quello di Servo di Dio, comela Chiesa cattolica appella dopo la morte coloro che si siano distinti per “santità di vita”.

Durante la celebrazione, nella piccola ma incantevole chiesa della Beata Vergine del Rosario a Crotone, monsignor Pancrazio Limina, parroco e decano del clero cittadino, assistente spirituale provinciale dell’Unione di preghiera, ha inteso ricordare le virtù umane e caritatevoli di Carlo d’Asburgo, le stesse che hanno spinto Giovanni Paolo II a beatificarlo nel 2004. E lo ha fatto ricordando il centenario, che cade quest’anno, dalla morte del Beato Carlo, che sopravvisse solo quattro anni alla dissoluzione del suo impero. Sicché non possiamo non ricordare il pellegrinaggio della Unione di preghiera tenutosi a Madeira, l’isola delle Azzorre ove Carlo morì in esilio, tenutosi lo scorso aprile alla presenza di svariate decine di membri della gloriosa dinastia.

Una vicenda umana, quella del Beato Carlo, profondamente avvolta dal respiro della Storia e dalla tragedia della Grande Guerra, che egli visse da innocente e incolpevole; in tutti i modi tentò di ristabilire la pace, eppure dovette assistere alla fine della cattolicissima Corona degli Asburgo. Una fase storica che diede la stura all’era dei totalitarismi.

Nell’occasione, il dottor Aurelio Badolati, Delegato regionale della Gebetsliga (letteralmente Unione di preghiera), ha presentato ai convenuti la medaglia commemorativa coniata per il centenario della morte di Carlo d’Asburgo.

La Gebtsliga promossa dalla arcidiocesi di Vienna si rinnova, dunque, nelle sue preghiere per la futura canonizzazione del Beato Carlo, promotore di fratellanza tra le genti e uomo mite e profondamente religioso.

REGGIO CALABRIA NEL CENTENARIO DELLA MORTE DEL BEATO CARLO D’AUSTRIA

Sabato 21 maggio, nella splendida ed antichissima cornice della Chiesa bizantino-normanna di S. Maria Annunziata degli Ottimati (X Secolo) in Reggio Calabria, si è svolta la consueta celebrazione liturgica per i fedeli dell’Unione di Preghiera Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli – Gebetsliga  Italia – Delegazione Calabria – Rappresentanza di Reggio Calabria.

Ha celebrato la Santa Messa Mons. Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale per la Regione Calabria, il quale ha posto in luce, in questi tempi di guerra in Europa, la drammatica attualità e sorprendente lungimiranza del pensiero politico del Beato Carlo, ispirato ad una profonda fede religiosa e volto alla pace tra tutti i Popoli della Terra a costo del sacrificio personale delle umane ambizioni e degli imperi terreni.

La preghiera intitolata al Beato Carlo, letta dal Rappresentante della Gebetsliga per Reggio Calabria, Comm. Corrado Savasta, ha concluso una celebrazione liturgica resa sommamente suggestiva dal senso di intimo raccoglimento creato dall’antico tempio del Signore che l’ha accolta.

Il Delegato per la Regione Calabria, Dott. Aurelio Badolati, ha portato un messaggio di speranza e di fede da Madeira, dove si è svolto il solenne pellegrinaggio in occasione dei 100 anni della morte dell’Imperatore in esilio, ed ha ricordato che è in distribuzione la medaglia commemorativa da sottoscrivere a cura dei fedeli che la desiderino.

Il Delegato regionale ha, infine ricordato il convegno internazionale sulla figura di Carlo di Asburgo, che si terrà a Brescia in ottobre, ed il solenne pontificale del prossimo ottobre, non escludendo la possibilità che lo stesso si articoli in eventi locali a cura delle singole Delegazioni: in tal caso, egli ha auspicato che la Calabria in generale, e Reggio in particolare, possano distinguersi per massima devozione al Beato e, conseguentemente, eccezionale impegno nell’organizzazione di eventi di ampia risonanza.

Comm. Corrado Savasta

A REGGIO CALABRIA CELEBRAZIONE EUCARISTICA PER IL BEATO CARLO E PER LA PACE NEL MONDO

Si è svolto sabato 5 marzo, presso la Chiesa di S. Maria della Candelora in Reggio Calabria, un incontro organizzato dall’Unione di Preghiera Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli – Gebetsliga  Italia – Delegazione Calabria – Rappresentanza di Reggio Calabria.

Il Delegato per la Regione Calabria, Dott. Aurelio Badolati, ha accolto i numerosi fedeli aderenti al Gruppo di Preghiera – Rappresentanza di Reggio Calabria, congratulandosi per l’attività svolta dai numerosi membri della Rappresentanza, ed annunciando gli importanti programmi della Delegazione Calabria e di tutta la Gebetsliga per i prossimi mesi, sia a livello nazionale che internazionale, tra cui il prossimo Pellegrinaggio Internazionale a Madeira, il Convegno di Brescia, e le celebrazioni religiose che si terranno in tutte le Delegazioni nella data del 21 ottobre, stabilita dalla Chiesa per la memoria liturgica del Beato.

La Santa Messa è stata celebrata da Mons. Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale per la Regione Calabria, il quale non ha mancato, durante l’Omelia, di ricordare le sante virtù dell’ultimo Imperatore d’Austria, tali da indurlo a rinunciare all’Impero e andare in esilio pur di tentare di salvare la pace in Europa: esempio, questo, di grande attualità in un momento così triste e drammatico, nel quale un cruento conflitto armato affligge il cuore del nostro Continente. La preghiera in onore del Beato Carlo, letta dal Rappresentante della Delegazione di Reggio, Comm. Corrado Savasta, ha concluso la celebrazione liturgica.

Corrado Savasta

COSTITUITO ANCHE A CROTONE IL GRUPPO DI PREGHIERA PER IL BEATO CARLO

Si è costituito anche a Crotone il gruppo di Preghiera dedicato alla figura del Beato Carlo d’Asburgo, l’ultimo imperatore d’Austria e re apostolico d’Ungheria, anche se è sicuramente Servo di Dio il suo titolo più prezioso, precisato nel fervido impeto cristiano che ne ha caratterizzato l’esistenza.

 La prima funzione religiosa a Crotone si è tenuta lo scorso 8 giugno, presso la chiesa della Beata Vergine del Rosario di Pompei, incantevole “bomboniera” affacciata sul lungomare cittadino. La liturgia, alla partecipazione del Delegato della Gebetsliga per la Calabria,  Dott. Aurelio Badolati, è stata officiata da monsignor Ezio Limina, già cappellano militare e presidente del Capitolo cattedrale della diocesi di Crotone-Santa Severina, che ha in questi stessi giorni compiuto i quaranta anni della sua missione sacerdotale. Lo stesso monsignor Limina è stato designato quale assistente spirituale del gruppo di Preghiera nella provincia di Crotone.

Nel corso dell’omelia, “don Ezio”, come è universalmente noto in città, si è soffermato sulla vita santa e sulle virtù morali del beato Carlo, che ha sempre mostrato amore e carità verso gli ultimi e più bisognosi, incarnando la vera essenza della nobiltà: d’animo e di sangue. Il Delegato regionale della Gebetsliga, Aurelio Badolati, ha poi preso la parola per ricordare come, nell’immane tragedia di quella “inutile strage” che fu la Prima guerra mondiale, si stagliò la personalità del beato Carlo, promotore di fratellanza tra le genti, uomo di animo sensibile e religioso; quanto di più estraneo alle brutture che la Storia dell’uomo, purtroppo, non manca mai di proporre. I diplomi dei nuovi membri del gruppo di Preghiera, precedentemente benedetti da monsignor Ezio Limina, sono stati consegnati ai fedeli postulanti dal Dott. Badolati, a partire dallo stesso sacerdote, al termine della liturgia.

L’impegno assunto da monsignor Limina e da Antonio Oliverio, referente provinciale della Gebetsliga, a conclusione della funzione, è stato anzitutto quello di implementare il numero dei fedeli che sperano nella intercessione del beato Carlo e ne invocano la canonizzazione, nonché quello di proporre futuri nuovi momenti di preghiera e di condivisione cristiana.

 

                                                                Antonio Oliverio

PRIMA MESSA DELLA RAPPRESENTANZA DI CATANZARO PER IL BEATO CARLO

Nella solennità dell’Ascensione, domenica 16 maggio c.a., la nascente rappresentanza di Catanzaro della Gebetsliga, si è data appuntamento presso il Convento di San Gregorio Taumaturgo in Stalettì.

L’Unione di Preghiera, che guarda alla testimonianza del Beato Carlo e che promuove la Pace e la fraternità tra i popoli, nacque quando Carlo era ancora ragazzo. Madre Vincenzia, una mistica del convento delle Orsoline di Sopron (Oedenburg) rivelò alla madre di Carlo che bisognava pregare molto per il figlio, che diventato Imperatore anche se non era in linea di successione, avrebbe sofferto e combattuto spiritualmente col demonio. Le prime riunioni iniziarono nel 1895 e nel 1925 la Gebetsliga ricevette il riconoscimento dal Vescovo Sigismondo Waitz. In Italia la Pia Unione avviò la sua opera nel 1947 nel Sud Tirolo. Nel 1948 inizio l’iter del processo di beatificazione di Carlo d’Austria, padre di famiglia, un sovrano cristiano e grande fautore della pace, un uomo di grande spiritualità con una venerazione per l’Eucarestia e la Madonna; un autentico testimone di Cristo, in mezzo a questo mondo. L’imperatore Carlo è stato proclamato Beato il 3 ottobre 2004 da San Giovanni Paolo II.

In Calabria, grazie all’energica passione e allo zelo spirituale del Commendatore Aurelio Badolati, la Gebetsliga sta muovendo i primi passi e riceve maggiore vigore con la fondazione della rappresentanza catanzarese. Alle 16.30, ci si è ritrovati nella Chiesa di San Gregorio del Convento dei Frati Minori di Stalettì, luogo che custodisce la cassa delle sante reliquie di Gregorio Taumaturgo, vescovo di Neocesarea del Ponto, l’attuale Niksar in Turchia, abbandonate al mare durante l’iconoclastia dell’VIII secolo, per la celebrazione eucaristica presieduta da don Ferdinando Fodaro. Nell’omelia, dopo aver riflettuto sul mistero dell’Ascensione al cielo di Gesù, don Ferdinando si è soffermato sul profilo spirituale del Beato Carlo, uomo di carità, di fraternità e di pace. Alla fine della celebrazione, a cui hanno partecipato autorità civili e militari, il Commendatore Badolati ha preso la parola inaugurato il percorso della rappresentanza di Catanzaro della Gebetsliga. Ne ha tracciato le linee e ha affidato a ciascuno il compito di perseverare nella preghiera per la pace e nella promozione della fraternità universale.

In un tempo così complesso sulla scia dell’insegnamento della “Fratelli tutti”, l’enciclica sociale di Padre Francesco, è necessario promuovere, in ogni modo la cultura della fraternità e della pace, prendersi cura gli uni degli altri e costruire così un mondo più giusto. La testimonianza del Beato Carlo ci sprona ad acquisire l’impegno per la pace che autentica la nostra vita cristiana.   

 

A REGGIO CALABRIA SECONDA MESSA IN ONORE DEL BEATO CARLO

 

Sabato 22 maggio 2021. Una rappresentanza della Gebetsliga della Calabria, composta da appartenenti e postulanti,  ha partecipato, presso il Santuario Monastero della Visitazione,  alla seconda messa in onore del Beato Carlo d’Asburgo. Il monastero sorge nei pressi di Campi di San Nicola di Ortì (RC) ed è stato edificato proprio per accogliere le sorelle desiderose di consacrarsi a Dio, seguendo le regole della Clausura, immergendosi totalmente nella preghiera, nella contemplazione e nella solitudine del mondo monacale, seguendo l’ordine della  Visitazione di Santa Maria, fondato da Francesco di Sales.

Il primitivo monastero, sorgeva in Reggio Calabria nel 1754 ed era situato presso l’attuale Piazza Italia sulla collina del Salvatore; l’odierno monastero trova la sua collocazione in Ortì, dall’8 dicembre 2005.

La celebrazione eucaristica che ha visto la presenza anche delle suore, è stata officiata da Don Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale per la Gebetsliga della Calabria. Durante il sermone, Don Luigi ha ricordato il particolare periodo che “cade” nel cinquantesimo giorno a partire dalla domenica di Pasqua, allorquando come narrato negli atti degli apostoli 2,1-11, il giorno della festa di Pentecoste, mentre i discepoli di Gesù si trovavano tutti nello stesso luogo, sentirono un forte rumore e un vento impetuoso riempì la casa dove stavano, quindi videro qualcosa di simile a lingue di fuoco che si separavano e si posavano su ciascuno di loro; tutti i presenti furono ripieni di Spirito Santo e si misero a parlare in altre lingue, permettendo in tal modo l’evangelizzazione mondiale. Successivamente è intervenuto, il Delegato della Gebetsliga per la Calabria, dott. Aurelio Badolati che  ha recato ai presenti il saluto di Mons. Arnaldo Morandi, fondatore della Gebetsliga italiana -Pia Unione di Preghiera Beato Carlo per la Pace e la Fratellanza tra i Popoli – associazione, incentrata al raggiungimento della Canonizzazione del Beato Carlo d’Asburgo. Uomo, quest’ultimo,  che sebbene, imperatore di uno dei più grandi stati d’Europa, appartenente ad una delle famiglie che per secoli hanno regnato e diretto le sorti del nostro continente, viveva in semplicità e profonda religiosità, confidando sempre nella Santissima Trinità, già in vita era in “odore” di santità. 

Al termine della liturgia, Don Luigi ha benedetto i diplomi dei nuovi membri del gruppo di preghiera, esortando i neo ammessi a seguire con fede e preghiera il cammino verso la salvazione eterna che il Beato Carlo ha mostrato.


Roberto Bendini

 

PRIMA SANTA MESSA DEL GRUPPO DI PREGHIERA IN ONORE DEL BEATO CARLO A REGGIO CALABRIA

Si è svolta sabato 27 febbraio presso la Chiesa di Sant’Antonio Abate in Reggio Calabria la prima Santa Messa celebrata nella Città dello Stretto dal Gruppo di Preghiera costituito, su iniziativa dell’Arcidiocesi di Vienna, in onore del Beato Carlo, ultimo Imperatore d’Austria.

La celebrazione eucaristica è stata officiata dal Rev.mo Don Luigi Cannizzo, Assistente Spirituale per la Gebetsliga della Calabria, il quale, durante un’intensa omelia, ha porto i saluti di Mons. Morandi, che ha introdotto la Gebetsliga in Italia, ed ha tratteggiato le speciali doti spirituali e le virtù religiose del Beato, aggiornando i fedeli sullo stato del processo di santificazione in corso, cui le preghiere dei fedeli non mancheranno di dare un significativo contributo.

E’ intervenuto il Delegato della Gebetsliga per la Calabria, Grande Uff. Aurelio Badolati, il quale ha brevemente delineato i meriti politici e la figura di illuminato statista dell’Imperatore cattolico, sottolineando in particolar modo il suo fervido e convinto impegno per la pace tra le nazioni, ed evidenziando altresì che, paradossalmente, non potrebbe essere più vicino alla cultura mediterranea un così eminente interprete della società mitteleuropea, alla luce di quei valori condivisi che – al di là delle vicende non sempre commendevoli degli Stati nazionali sorti sulle rovine di quelli preunitari – hanno potentemente influenzato tutta la storia d’Europa.

Erano presenti numerosi fedeli, tra i quali il Barone Arturo Nesci di Sant’Agata.

Dopo la Santa Messa, sono state consegnate ad alcuni fedeli le pergamene di appartenenza alla Gebetsliga.

L’evento si è concluso con un saluto generale all’aperto, nel rispetto delle vigenti norme anti-covid, sulla terrazza antistante la Chiesa, dove la vista suggestiva sullo Stretto dalle alture a Nord della Città – luoghi ricchi di tremila anni di storia – ha offerto ai fedeli un ulteriore momento di contemplazione del Creato, occasione di interiore riconciliazione con il Creatore attraverso la beata intercessione di Carlo di Asburgo.

                                                                                              Corrado Savasta

Chiesa di Sant’Antonio Abate – Archi Reggio Calabria
Chiesa di Sant’Antonio Abate – Archi Reggio Calabria

Parte la delegazione della Calabria

Vibo Valentia – Martedì 23 febbraio 2021,

presso la chiesa di Maria SS. del Rosario e san Giovanni Battista, sede della storica arciconfraternita omonima, si è celebrata una santa messa voluta dalla rappresentanza di Vibo Valentia del nascente Gruppo di Preghiera per la causa di canonizzazione del Beato Carlo I d’Austria. La santa messa è stata celebrata da Mons. Filippo Ramondino, vicario generale della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, presenti alla cerimonia religiosa i membri che hanno aderito all’unione di preghiera, molti fedeli, e in modo particolare il dott. Aurelio Badolati, delegato per la Calabria della Gebetsliga Italia. Mons. Ramondino nella sua omelia ha sottolineato come la figura “dell’ultimo degli Asburgo” merita attenzione non solo perché sovrano e santo, ma anche e soprattutto in quanto sovrano santo; inoltre ha evidenziato la vocazione alla santità, come qualcosa presente in ognuno di noi, egli infatti ha anche fatto riferimento alla cosiddetta “fabbrica di santi” attuata sotto il pontificato di San Giovanni Paolo II, un papa che vide e scorse il profumo di santità in ogni fascia sociale, nel povero, nella persona umile, nel docente, nell’educatore, nel sovrano, nell’imperatore, nella madre di famiglia ecc. Anche il dott. Badolati, al termine della santa messa, ha preso la parola, delineando in un breve excursus i tratti fondamentali della biografia del Beato Carlo d’Asburgo, sottolineando inoltre l’importanza della canonizzazione di questo imperatore buono e magnanimo, e soprattutto mettendo in evidenza come la figura di Carlo, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale e delle guerre balcaniche successive al 1989, pare, proprio in questa chiave, profetica. A conclusione della cerimonia, sono stati benedetti da mons. Ramondino i diplomi di appartenenza e le insegne per i membri dell’unione di preghiera, consegnati da Badolati insieme ad una significativa reliquia “ex indumentis” del Beato. Un primo input che sancirà altre numerose iniziative di preghiera per il Beato Carlo d’Asburgo in tutta la regione Calabria.(Benemerito Gabriele Vallone)