Rievocazione anniversaria Conte Arch.Manfredo Emanuele Manfredi

Manfredo Manfredi NGManfredo Emanuele MANFREDI

incontro su Manfredo MANFREDI

 RICORDATO L’ARCH.PIACENTINO MANFREDO MANFREDI, CO-PROGETTISTA

                                      DELL’ALTARE DELLA PATRIA

Ricordato, a novant’anni dalla morte, un nome importante della cultura piacentina a livello nazionale, l’Arch. Conte Manfredo Emanuele Manfredi (1859-1927), appartenente a famiglia da diverse generazioni benemerita per motivi culturali e civici. Lo hanno ricordato insieme le Delegazioni piacentine dell’Istituto Nazionale delle Guardie d’Onore per le Reali Tombe del Pantheon e della Gebetsliga Carlo d’Asburgo, col Patrocinio del Comune di Piacenza, in un incontro presso l’Ist.”Tramello” di Piacenza, durante il quale sono intervenuti, oltre ai referenti locali e regionali delle due Delegazioni ( Dionigi Ruggeri, Daniele Tizzoni, Maurizio Dossena ), il nipote del celebre Architetto piacentino Dott. Carlo Emanuele Manfredi e l’Arch. Valeria Poli: dal primo un ricco excursus biografico, che ha toccato tutte le tappe del prestigioso iter professionale, artistico e accademico di Manfredo Manfredi, a cui dobbiamo cospicuo intervento progettuale ed esecutivo dell’Altare della Patria ( il Monumento al re Vittorio Emanuele II o Vittoriano ) e delle Tombe Reali al Pantheon, oltre a molti importanti lavori artistici in altre città; l’Arch.Poli ha poi ricordato il contesto culturale del periodo, coi riferimenti ai modelli intellettuali e accademici e ai relativi percorsi istituzionali, dentro ai quali il Manfredi ebbe posto di onorato rilievo.

Il doveroso e sentito evento rievocativo si pone nell’ottica della valorizzazione delle cospicue peculiarità culturali della nostra Città, un obiettivo a cui il mondo intellettuale piacentino sta dando ampio impegno in sintonia con un programma a cui le stesse Istituzioni tendono in concreto.

L’Arch. Manfredo Emanuele Manfredi

Nella foto allegata (foto M.Dossena) i relatori del convegno su Manfredo Manfredi

 

Presentato il volume “Carzano 1917 – 2017, un tentativo di sfondamento in Trentino a un mese da Caporetto – Ed. Gaspari UD

Carzano 1917-2017 – a cura del Comitato Carzano 18 settembre 1917 – Ed.Gaspari UD – 1 Carzano 1917-2017 – a cura del Comitato Carzano 18 settembre 1917 – Ed.Gaspari UD – 2 Carzano 1917-2017 – a cura del Comitato Carzano 18 settembre 1917 – Ed.Gaspari UD – 3Il volume, frutto di intenso lavoro di ricerca a cura del “Comitato Carzano 18 settembre 1917”, soddisfa al duplice obiettivo della verità storica e della riconciliazione fra ex nemici, due componenti essenziali del clima che si respira nella simpatica cittadina della Valsugana teatro del tragico evento di un secolo fa e nelle celebrazioni che vi hanno luogo ogni anno. Obiettivi e  sentimenti che sono certo quelli della Gebetsliga, che a Carzano vive in clima di reciproca amicizia.

Un grazie particolare a Piera Degan, Presidente del Comitato e grande organizzatrice degli eventi carzanesi.

Maurizio Dossena – Componente il Comitato

( in link le copertine del volume e i suoi curatori )

ADORAZIONE EUCARISTICA 22 SETTEMBRE – sacra rappresentazione sul sagrato della Cattedrale di PC

 KAISER KARL GEBETSLIGA            DELEGAZIONE  di  PIACENZA       

Unione di preghiera Beato Carlo d’Asburgo per la pace e la fratellanza tra i popoli    ____________________________________________________________________________________                venerdì 22 settembre  –  ore 19

ricorrenza liturgica di S.Maurizio Martire

    Chiesa di San Giorgino in Sopramuro       ADORAZIONE EUCARISTICA

                         Adorazione Eucaristica – 22 settembre 2017         L’Oblico Cerchio 22 settembre 2017

  

A seguire, potremo partecipare, in onore della nostra Co-Patrona cittadina Santa Giustina e all’ombra della nostra Cattedrale, alla sacra rappresentazione (con inizio alle ore 21), sul sagrato della stessa, “L’oblico cerchio”,  ispirata alle tematiche dell’allegorismo del portale.

“CARLO D’ASBURGO E LA NOSTALGIA DELLA SANTITA”

Quotidiano Libertà – PCNell’ambito della celebrazione del genetliaco del nostro Beato Imperatore, a S.Gottardo BS la sera del 17 agosto 2017, è stato replicato il récital/elevazione spirituale “Carlo d’Asburgo e la nostalgia della santità” . testi e regia di Giovanna Liotti, a cura dell’Associazione Culturale Teatrale “La Maschera di Cristallo” di PC, che era stato presentato in anteprima nella chiesa di S.Giorgino in Sopramuro a PC nel dicembre 2016, in occasione della consegna della Sacra Reliquia del Beato alla nostra delegazione.

In allegato il testo e alcune immagini della serata a S.Gottardo.CARLO D’ASBURGO E LA NOSTALGIA DELLA SANTITA’ BS – S.Gottardo 17 agosto 2017

UN SECOLO FA LA VOCE DEL PAPA…

( articolo proposto al Quotidiano di Piacenza ma non pubblicato – pubblicato dal settimanale Diocesano IL NUOVO GIORNALE il 31 agosto 2017, allegato )Il Nuovo Giornale PC LA VOCE DEL PAPA UN SECOLO FA

1° agosto 1917  –  1° agosto 2017

KAISER KARL GEBETSLIGA DELEGAZIONE di PIACENZA

Unione di preghiera Beato Carlo d’Asburgo per la pace e la fratellanza tra i popoli _____________________________________________________________________________________
UN SECOLO FA LA VOCE DEL PAPA SI ALZAVA CONTRO L’ “INUTILE STRAGE”
Ricordiamo, a un secolo, la “Nota ai belligeranti” del 1° agosto 1917 di Papa Benedetto XV, ulteriore tentativo, da parte del Capo della Cristianità, di fermare l’ “inutile strage”.
Nella misura in cui la ricorrenza centenaria della Grande Guerra costituisce ottima e irrinunciabile occasione di necessaria revisione storica, un aspetto di prim’ordine al riguardo è certamente costituito dall’analisi dei diversi punti di vista con cui venne presa in considerazione, all’epoca, e valutata la questione della guerra in rapporto con le ragioni della pace, le diverse ragioni della guerra e le diverse ragioni della pace. Con le categorie del tempo, coi sentimenti di allora, con le prospettive concrete di quei giorni. Risulta allora determinante analizzare lo spirito autentico con cui i grandi protagonisti del Grande Dramma affrontarono, prima e durante, e con quale ottica, le ragioni della guerra e le ragioni della pace,
In Francia l’avventura della grande guerra assunse addirittura, ossessivamente, il nome di union sacrée, una specie di anti-crociata ( e lo fu fino in fondo, con l’irriducibile Clemenceau, “la tigre” ) contro il cattolico Impero Austro-Ungarico, per la distruzione dello stesso Senz’altro impegnativo discernere con proprietà le autentiche – ed è fuor di dubbio che ve ne siano state – ragioni della guerra nell’Impero Austro-Ungarico, profondamente offeso dal tragico attentato di Sarajevo, quell’impero che – lo disse Winston Churchill – aveva offerto comunanza di vita, vantaggi commerciali e sicurezza a un gran numero di popoli, nessuno dei quali ebbe più tardi la forza o la vitalità di resistere isolato alla pressione della risorta Germania o della Russia. Sta di fatto che, venuto meno il riconoscimento internazionale del Magistero della Chiesa e prevalendo invece il concetto, di derivazione machiavellica, che la sovranità legittimasse in ogni modo l’azione dello Stato, le discussioni sulla «guerra giusta» erano state accantonate, essendo opinione prevalente che il ricorso alla forza militare fosse del tutto legittimo da parte di uno Stato e costituisse l’attributo più tipico della sovranità. E la guerra svolse comunque il ruolo di strumento operante della Rivoluzione, da tanti punti di vista.
L’unica autorità neutrale fu Papa Benedetto con le sue “offensive di pace”, vale a dire la sua pastorale per la pace Primo atto fu l’enciclica “Ad beatissimi “ del 1° novembre 1914, che però cadde nel vuoto e nell’assordante silenzio del silenzioso lavoro dei “signori della guerra” di allora e dei poteri occulti. Subito il Papa iniziò la sua offensiva di carità, che fu davvero imponente. E arriviamo alla celebre “Nota ai belligeranti” del 1° agosto 1917, di cui richiamiamo i punti, assai concreti e in diretto stile discorsivo diplomatico : diminuzione simultanea e reciproca degli armamenti; risoluzione dei conflitti con un arbitrato, con sanzioni per lo Stato che non volesse sottoporvisi; libertà di navigazione; condono reciproco dei danni e spese di guerra; restituzione dei territori occupati; questioni territoriali affrontate in ispirito conciliante e senso della giustizia. La nota si chiudeva con quella definizione della guerra come “inutile strage”, che doveva suscitare tante forti polemiche: quindi, non solo inevitabili esortazioni etiche, ma anche il vademecum per metterle in pratica. Ma anche qui la risposta fu di ghiaccio: il Papa confessò che fu il momento più amaro della vita. Unico capo di stato a seguirlo e fare di tutto ( pur senza risultato, a causa delle ostilità esterne e interne ) per venire alla pace, fu l’Imperatore Carlo d’Asburgo.
La Nota di Papa Benedetto non fu dunque solo l’ennesimo appello moralistico di chi, per ministero, non poteva fare diversamente, ma anche la via concreta per arrivare alla pace, se altre inconfessabili cagioni non avessero portato la quasi totalità dei potenti del tempo a esser sordi al riguardo; la via che il Papa segnò fu addirittura ripresa con egocentrica disinvoltura la Presidente americano Wilson nei suoi famosi 14 punti.
“ La pace è diventata la causa dei Papi”: una gran bella definizione, che trova conferma nello sviluppo che il tema suscitò nei successori di Benedetto XV: e lo possiamo constatare effettivamente scorrendo la biografia e la documentazione di tutti i pontefici contemporanei, dalle encicliche contro i totalitarismi di Pio XI fino alla “terza guerra mondiale a pezzi” del Regnante Pontefice.
Il Papa Emerito Benedetto XVI legò al dramma della Prima Guerra Mondiale la stessa scelta del nome Benedetto XVI: “Il nome stesso di Benedetto, che ho scelto il giorno dell’elezione alla Cattedra di Pietro, sta a indicare il mio convinto impegno in favore della pace. Ho inteso, infatti, riferirmi sia al Santo Patrono d’Europa, ispiratore di una civilizzazione pacificatrice nell’intero Continente, sia al Papa Benedetto XV [1854-1922], che condannò la Prima Guerra Mondiale come ‘inutile strage’ e si adoperò perchè da tutti venissero riconosciute le superiori ragioni della pace.”
Maurizio Dossena
Delegato per Piacenza della Gebetsliga Carlo d’Asburgo

MOSTRA A BOBBIO SULLA GRANDE GUERRA ( dal 6 agosto presso il Museo Diocesano )

 KAISER KARL GEBETSLIGA            DELEGAZIONE  di  PIACENZA       

Unione di preghiera Beato Carlo d’Asburgo per la pace e la fratellanza tra i popoli    _______________________________________________________________________________________

Bobbio – Piacenza, 30 luglio 2017

                                                         Spett. MUSEO DIOCESANO di BOBBIO

            Spett. Istituto Nazionale per la GUARDIA d’ONORE alle Reali Tombe del

                         Pantheon ( Ispettorato Regionale e Delegazioni di Piacenza e Parma )

           OGGETTO: Mostra sulla Grande Guerra presso il Museo Diocesano di Bobbio.

Ho avuto modo di prender notizia della mostra che avrà luogo in Bobbio, sul tema della Grande Guerra, con ambiti diversi, a partire dal prossimo 6 agosto e voglio esprimere, anche a nome della nostra Delegazione, il vivo compiacimento, come per tutte le pregevoli iniziative in materia a un secolo dal tragico e insieme epico evento, un tema di cui la nostra Unione di preghiera – intesa alla sua precipua dimensione di spiritualità, ma anche attenta ai principali valori culturali connessi – ha già dedicato e continua a dedicare spazio e interesse, in una complessiva dimensione europea tradizionale, alla quale il Personaggio a cui la Gebetsliga è dedicata offre mirabile riferimento icastico, dimensione peraltro sempre coerente con la nostra viva e convinta italianità.

Intendiamo perciò unirci idealmente alla V/s pregevole iniziativa, con la disponibilità ad apporti se e come valutati utili.

Da bobbiese residente, peraltro, sono particolarmente lieto di salutare tale evento culturale – che vede l’intesa fra le autorevoli realtà locali e la stimata e amica Guardia d’Onore – nell’antica e bellissima città di San Colombano, un autentico padre dell’Europa cristiana dei valori.

Ci permettiamo altresì di segnalare, nella misura in cui possa essere considerato sussidio di studio utile, il volume di Atti del nostro convegno di studi “L’utile ideologico dell’inutile strage”.

Con i più cordiali saluti.

Maurizio DOSSENA

Via Mazzini 39    Bobbio (PC)

IL VESCOVO AMBROSIO NEO CAVALIERE DI GRAN CROCE DELL’ORDINE COSTANTINIANO DI S.GIORGIO

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Unione di preghiera Beato Carlo d’Asburgo per la pace e la fratellanza tra i popoli    _______________________________________________________________________________________

 

                                          Piacenza, 7 luglio 2017

A   S.E.R. Mons. Gianni AMBROSIO
Vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio

 

        Ecc.za Rev.ma,

voglia accogliere, a nome di tutta la nostra Delegazione, le più sincere felicitazioni per la nomina a Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio.

   Dal nostro osservatorio attento all’attuazione in moderno dei grandi valori che la Storia ci insegna, abbiamo consapevolezza di come si possa vivere da cavalieri oggi, soprattutto se non si dimentica che ciò significa essere cavalieri di Cristo.

   Siamo ben lieti, dunque, di avere un modello di miles Christi in chi, come nostro padre spirituale, è già per noi viva luce di riferimento per la Fede e per il servizio alla Chiesa particolare e a quella universale.

   Attendiamo, Eccellenza, di averLa con noi a venerare la Reliquia del Beato Imperatore Carlo, anch’egli degno miles Christi, e a condividere con noi qualche iniziativa.

         Con immutata fedeltà.

                                                                  Maurizio Dossena

         e la Delegazione di Piacenza

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Grazie di cuore, caro Professore. La saluto con affetto e con la benedizione del Signore, che invoco su Lei e sulla vostra Delegazione di Piacenza. Vescovo

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 KAISER KARL GEBETSLIGA            DELEGAZIONE  di  PIACENZA       

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martedì 4 luglio p.v.  –  ore 18

nella ricorrenza del Santo Patrono di Piacenza

SANT’ANTONINO MARTIRE 

nella Chiesa di San Giorgino in Sopramuro

Santa Messa

in rito romano tradizionale, celebrata dal nostro

Assistente Ecclesiastico Don Romano Pozzi

SANTO ROSARIO MEDITATO NELLA RICORRENZA DEL SACRO CUORE DI GESU’

 KAISER KARL GEBETSLIGA            DELEGAZIONE  di  PIACENZA       

Unione di preghiera Beato Carlo d’Asburgo per la pace e la fratellanza tra i popoli    _____________________________________________________________________________________

venerdì 23 maggio p.v.  –  ore 17

ricorrenza del SACRO CUORE DI GESU’

Come preannunciato, ci troveremo, per il momento di spiritualità di GIUGNO, presso l’Istituto delle Rev.de Madri Orsoline di Maria Immacolata, in via Roma 42 PC, per la recita del

Santo Rosario Meditato      

guidato dal nostro Assistente Ecclesiastico Don Romano Pozzi

Manterremo così la promessa fatta a Madre Elisabetta Simoni, nostra associata, che ci segue sempre con la preghiera.

Pregheremo il Cuore Sacratissimo del Figlio di Dio, secondo le intenzioni mensili della Gebetsliga  Italia, in particolare per le vittime dei recenti e continui attacchi sanguinari contro la Cristianità.

Ringraziamo la Rev.Madre Superiora per la cortese ospitalità.

 

il Delegato    Maurizio Dossena