ALL’AVVIO, CON LA S.MESSA AL PREZIOSISSIMO SANGUE, IL NUOVO CORSO DELLA GEBETSLIGA DI PIACENZA

      Nuovo corso della Delegazione piacentina della “Gebetsliga Carlo d’Asburgo”, dopo i primi sette anni presso S.Giorgino in Sopramuro. Per nomina del Vescovo, ne è ora nuovo Assistente Ecclesiastico Don Paolo Cignatta (che subentra a Don Romano Pozzi) e, in relazione al particolare modello che il Beato Carlo d’Asburgo costituisce, insieme con la sua sposa, la Serva di Dio Zita di Borbone Parma, oltreché di sovrani cristiani, anche di sposi e genitori santi, presso la Comunità Parrocchiale del Preziosissimo Sangue e S.Corrado Confalonieri l’”Unione di Preghiera per la Pace e la Fratellanza fra i popoli” costituirà uno specifico riferimento per la Famiglia naturale e cristiana, oggi necessitante più che mai di persone che la sostengano con la preghiera, con le idee e i princìpi, con la vita, con l’impegno e con l’esempio. Secondo la linea associativa della Gebetsliga avranno luogo, nelle due chiese parrocchiali, momenti di spiritualità e preghiera mensili, a cui si aggiungeranno altresì, come già effettuato in questi primi sette anni, nella nostra città e provincia, eventi di carattere culturale attinenti alle tematiche di cui la Gebetsliga si fa testimone. Presso le due chiese parrocchiali saranno testimonianza del Beato Carlo d’Asburgo una sua Reliquia Corporea per la venerazione dei fedeli e un’effigie di lui.  Tutti vi si possono iscrivere.

   L’esordio della nuova fase è stato vissuto con una celebrazione eucaristica, nel giorno di S.Giovanni Battista, a cui sono intervenuti diversi iscritti alla Gebetsliga, nonché un’autorevole rappresentanza della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, con il Delegato piacentino Ing.Federico Francia e l’Assistente Ecclesiastico Don Stefano Antonelli, che ha concelebrato con Don Paolo Cignatta. Il Delegato della Gebetsliga Prof.Maurizio Dossena ha porto il saluto iniziale e ha letto il messaggio di saluto del Vescovo Gianni Ambrosio.

NEWSLETTER LUGLIO 2020

Mese di Luglio dedicato al preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo

Consacrazione al Preziosissimo Sangue di Cristo

Signore Gesù che ci ami e ci hai liberati dai nostri peccati con il Tuo Sangue, Ti adoro, Ti benedico e mi consacro a Te con viva fede.
Con l’aiuto del tuo Spirito m’impegno a dare di tutta la mia esistenza, animata dalla memoria del Tuo Sangue, un servizio fedele alla volontà di Dio per l’avvento del Tuo Regno.
Per il Tuo Sangue versato in remissione dei peccati, purificami da ogni colpa e rinnovami nel cuore, perché risplenda sempre più in me l’immagine dell’uomo nuovo creato secondo giustizia e santità.
Per il Tuo Sangue, segno di riconciliazione con Dio tra gli uomini, rendimi docile strumento di comunione fraterna.
Per la potenza del Tuo Sangue, prova suprema della Tua carità, dammi il coraggio di amare Te e i fratelli fino al dono della vita.
O Gesù Redentore, aiutami a portare quotidianamente la croce, perché la mia goccia di sangue, unita al Tuo, giovi alla redenzione del mondo.
O Sangue divino, che vivifichi con la Tua grazia il corpo mistico, rendimi pietra viva della Chiesa. Dammi la passione dell’unità tra i cristiani.
Infondimi nel cuore grande zelo per la salvezza del mio prossimo.
Suscita nella Chiesa numerose vocazioni missionarie, perché a tutti i popoli sia dato di conoscere, amare e di servire il vero Dio.
O Sangue preziosissimo, segno di liberazione e di vita nuova, concedimi di preservare nella fede, nella speranza e nella carità, perché, da Te segnato, possa uscire da questo esilio ed entrare nella terra promessa del Paradiso, per cantarti in eterno la mia lode con tutti i redenti. Amen.

AVVISI

  • Si ricorda che nel prossimo mese di agosto ricorre l’anniversario del genetliaco del beato Carlo, nato a  Persenbeug, 17 agosto 1887

La celebrazione ufficiale si terrà a Brescia nella parrocchia di San Gottardo con una Santa Messa. Ulteriori indicazioni saranno comunicate prossimamente.

INTENZIONI PREGHIERA PER IL MESE DI LUGLIO

  • Per il papa
  • Per i responsabili delle nazioni, perché si impegnino con decisione per porre fine al commercio delle armi, che causa tante vittime innocenti.
  • Perché attraverso l’ascolto della Parola di Dio e la Grazia dei Sacramenti possiamo fare nostri i sentimenti del Cuore di Cristo.
  • Per la santificazione del Clero e per le vocazioni.
  • Per la canonizzazione del Beato Carlo

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Si raccomanda in tutte le riunioni di preghiera o personalmente di recitare l’orazione per la glorificazione del Beato Carlo e la preghiera a Maria Signora di tutti i popoli

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa un esempio completo di vita cristiana.
La sua vita e tutte le sue scelte e azioni, soprattutto in campo politico e  familiare, sono state sempre fondate sul Vangelo e sull’insegnamento della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia, cresciuto in tempi di grande incertezza, lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo attraverso l’offerta della propria vita, per la salvezza dei suoi popoli, nel costante e fiducioso abbandono alla Beata Vergine Maria.
Il Beato Carlo interceda per tutti i bisognosi quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci, o Padre, a vedere e seguire il suo esempio. Per la sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, a gloria del Tuo nome e per il bene della Santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

PREGHIERA A MARIA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

TESTO DELLA PREGHIERA APPROVATA DALLA CONGREGAZIONE PER LA FEDE (2006)

SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.

CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA. AMEN.

Imprimatur: 6/01/2009

Il 31 maggio 2002, il vescovo di Haarlem-Amsterdam, S. E. Mons. Jozeph Marianus Punt, ha attestato l’autenticità delle apparizioni della Signora di tutti i Popoli e ha constatato la soprannaturalità delle apparizioni.

S.Messa presso chiesa parrocchiale Preziosissimo Sangue, celebrata da Don Paolo Cignatta, nuovo assistente della Delegazione di PC – 24 giugno 2020

Piacenza, 21 maggio 2020
Rev.mo Don Paolo Cignatta, con la presente comunicazione, ti affido l’incarico della guida spirituale, in qualità di Assistente Ecclesiastico, della “Pia Unione di preghiera Beato Carlo d’Asburgo per la pace e la fratellanza tra i popoli”, Delegazione di Piacenza. L’incarico ha validità a partire dal prossimo 25 maggio 2020, per un triennio. Ti ringrazio per aver accettato questo servizio, per Te e per tutti i componenti della “Pia Unione di preghiera” invoco la benedizione del Signore.
Gianni Ambrosio, Vescovo

KAISER KARL GEBETSLIGA            DELEGAZIONE  di  PIACENZA       

Unione di preghiera Beato Carlo d’Asburgo per la pace e la fratellanza tra i popoli  

             Cari Amici della Gebetsliga PC,  siamo finalmente pronti ad avviare la fase 2: naturalmente non intendo quella del covid, bensì quella della nostra Delegazione, una fase nuova che più volte vi ho preannunciato e che ha dovuto attendere, prima i ritmi connessi con la nomina del nuovo Assistente Ecclesiastico, poi le esigenze dell’emergenza sanitaria. Ora, dopo la felice nomina di Don Paolo Cignatta, Vicario Episcopale, ad assistente ecclesiastico della nostra Delegazione, della quale siamo affettuosamente grati al nostro Vescovo, siamo davvero pronti a iniziare quel nuovo percorso già progettato, il quale  – in piena continuità con i sette anni che ci siamo lasciati alle spalle e, naturalmente, in piena sintonia con i fini spirituali, ecclesiali e culturali della Gebetsliga – ci consentirà di animare, presso la comunità parrocchiale del Preziosissimo Sangue e di S.Corrado Confalonieri,     un particolare centro di sostegno alla Famiglia, naturale e cristiana, sul modello del Beato Carlo e della Serva di Dio Zita, e con i ritmi della nostra moderna società. Per dare degnamente inizio a tale nostro percorso, abbiamo programmato la celebrazione della S Messa mercoledì 24 giugno p.v., alle ore 18.30, nella chiesa parrocchiale del Preziosissimo Sangue: questa celebrazione – in un fruttuoso legame spirituale con chi già ci rappresenta in Cielo – sarà anche a suffragio di tutti gli amici, parenti, conoscenti e concittadini che hanno lasciato questa vita a causa del contagio, in ciò ricordando anche la prematura morte del nostro Beato Imperatore per un morbo assai simile, quasi un secolo fa. Nel frangente S.E. il Vescovo Gianni Ambrosio ci invierà il suo messaggio augurale: noi lo ringraziamo per l’attenzione sempre manifestata nei confronti  della Gebetsliga sin dai suoi primi passi piacentini e ci apprestiamo a salutarlo al termine del suo mandato episcopale in Diocesi. Vi aspettiamo tutti, coi vostri famigliari e tanti amici! E avremo bisogno di tutti per avviare con cristiano brio questa nostra nuova fase di cristiana operosità! A presto, dunque!         Allego anche l’avviso parerocchiale predisposto in contemporanea da Don Paolo per l’evento.  Maurizio

Delegato:    Prof.Maurizio Dossena                    maurizio49dossena@gmail.com       339/6491798

Addetto Culturale: Dott.Ivo Musajo Somma               

Assistente Ecclesiastico: Don Paolo Cignatta

Riferimenti logistici ed ecclesiali: Parrocchie Preziosissimo Sangue e S.Corrado Confalonieri PCS


GIUGNO 2020 MESE DEDICATO AL SACRO CUORE DI GESU’

Il mese di Giugno è tradizionalmente dedicato alla devozione del Sacro Cuore di Gesù.  Il Beato Carlo le visse sempre con grande trasporto e fede essa è direttamente rivolta a Gesù vero uomo e vero Dio.  Anche noi che vediamo in Carlo d’Austria un modello cui ispirarci e un potente intercessore, vogliamo imitarlo e fissare il nostro sguardo sul Cuore di Cristo fornace ardente d’amore capace di bruciare il peccato e infiammare lo zelo verso la Santa volontà del Padre per dire con vera convinzione :

“Non come voglio io, ma come vuoi tu (Mt 26,39).

FESTA E DEVOZIONE AL SACRO CUORE DI GESU’

Qual è il significato di questa festa?  

Con il culto al Sacro Cuore di Gesù, la Chiesa Cattolica intende onorare il Cuore di Gesù Cristo, uno degli organi simboleggianti la sua umanità, che per l’intima unione con la Divinità, ha diritto all’adorazione e l’amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo proprio il Suo Cuore.

Quando nasce la devozione?

Già praticata nell’antichità cristiana e nel Medioevo, il culto si diffuse nel secolo XVII ad opera di S. Giovanni Eudes (1601-1680) e soprattutto di S. Margherita Maria Alacoque (1647-1690). La festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta in Francia, probabilmente nel 1685.

Chi è stata la messaggera del Cuore di Gesù?

  S. Margherita Maria Alacoque, suora francese, entrò il 20 giugno 1671 nel convento delle Visitandine di Paray-le-Monial (Saone-et-Loire), visse con grande semplicità e misticismo la sua esperienza di religiosa e morì il 17 ottobre 1690 ad appena 43 anni. Già prima di entrare nel convento, era dotata di doni mistici che si accentuarono con la sua nuova condizione di religiosa; ebbe numerose manifestazioni mistiche, ma nel 1673 cominciarono le grandi visioni che resero famoso il suo nome; esse furono quattro rivelazioni principali, oltre numerose altre di minore importanza.

Quante e quali furono le visioni mistiche di S. Margherita?

La prima visione avvenne il 27 dicembre 1673, festa di s. Giovanni Evangelista, Gesù le apparve e Margherita si sentì “tutta investita della divina presenza”; la invitò a prendere il posto che s. Giovanni aveva occupato durante l’Ultima Cena e le disse: “Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me”.

Una seconda visione le apparve agli inizi del 1674, forse un venerdì; il divin Cuore si manifestò su un trono di fiamme, più raggiante del sole e trasparente come cristallo, circondato da una corona di spine simboleggianti le ferite inferte dai nostri peccati e sormontato da una croce, perché dal primo istante che era stato formato, era già pieno d’ogni amarezza. Sempre nel 1674 le apparve la terza visione, anche questa volta un venerdì dopo la festa del Corpus Domini; Gesù si presentò alla Santa tutto sfolgorante di gloria, con le sue cinque piaghe, brillanti come soli e da quella sacra umanità uscivano fiamme da ogni parte, ma soprattutto dal suo mirabile petto che rassomigliava ad una fornace e essendosi aperto, ella scoprì l’amabile e amante Cuore, la vera sorgente di quelle fiamme.

Poi Gesù lamentando l’ingratitudine degli uomini e la noncuranza rispetto ai suoi sforzi per far loro del bene, le chiese di supplire a questo. Gesù la sollecitò a fare la Comunione al primo venerdì di ogni mese e di prosternarsi con la faccia a terra dalle undici a mezzanotte, nella notte tra il giovedì e il venerdì. Vennero così indicate le due principali devozioni, la Comunione al primo venerdì di ogni mese e l’ora santa di adorazione.

In quale rivelazione venne istituita la festa?

  La quarta visione mistica ebbe luogo il 16 giugno 1675 durante l’ottava del Corpus Domini. Nostro Signore le disse che si sentiva ferito dalle irriverenze dei fedeli e dai sacrilegi degli empi, aggiungendo: “Ciò che mi è ancor più sensibile è che sono i cuori a me consacrati che fanno questo”.

Gesù chiese ancora che il venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini, fosse dedicato a una festa particolare per onorare il suo Cuore e con Comunioni per riparare alle offese da lui ricevute. Inoltre indicò come esecutore della diffusione di questa devozione, il padre spirituale di Margherita, il gesuita san Claude de la Colombiere (1641-1682), superiore della vicina Casa dei Gesuiti di Paray-le-Monial. Margherita Maria Alacoque proclamata santa il 13 maggio 1920 da papa Benedetto XV, ubbidì all’appello divino fatto attraverso le visioni e divenne l’apostola di una devozione che doveva trasportare all’adorazione dei fedeli al Cuore divino.

Le prime due cerimonie in onore del Sacro Cuore, presente la santa mistica, si ebbero nell’ambito del Noviziato di Paray il 20 luglio 1685 e poi il 21 giugno 1686, a cui partecipò tutta la Comunità delle Visitandine.

Quale Papa istituì ufficialmente la festa del Sacro Cuore?

  La devozione al Sacro Cuore trionfò nel XIX secolo e il convento di Paray-le-Monial divenne meta di continui pellegrinaggi; nel 1856 con papa Pio IX la festa del Sacro Cuore divenne universale per tutta la Chiesa Cattolica.
Sull’onda della devozione che ormai coinvolgeva tutto il mondo cattolico, sorsero dappertutto cappelle, oratori, chiese, basiliche e santuari dedicati al Sacro Cuore di Gesù; ricordiamo uno fra tutti il Santuario “Sacro Cuore” a Montmartre a Parigi, iniziato nel 1876 e terminato di costruire dopo 40 anni; tutte le categorie sociali e militari della Francia, contribuirono all’imponente spesa.

Quali sono le pratiche devozionali più comuni?

Quella dell’adorazione eucaristica ogni primo venerdì del mese e le “Litanie del Sacro Cuore”. Il mese dedicato al culto del Sacro Cuore è giugno.

Cos’è l’atto di consacrazione al Sacro Cuore?

  Affinché il  culto del Cuore di Gesù esca e penetri nella vita sociale dei popoli, iniziò, su esortazione di papa Pio IX del 1876, tutto un movimento di “Atti di consacrazione al Cuore di Gesù”, a partire dalla famiglia a quella di intere Nazioni ad opera di Conferenze Episcopali, ma anche di illuminati e devoti governanti; tra i quali il presidente dell’Ecuador, Gabriel Garcia Moreno (1821-1875).

Fu tanto il fervore, che per tutto l’Ottocento e primi decenni del Novecento, fu dedicato al culto del Sacro Cuore, che di riflesso sorsero numerose congregazioni religiose, sia maschili che femminili, tra le principali vi sono: “Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore” fondata nel 1874 dal beato Leone Dehon (Dehoniani); “Figli del Sacro Cuore di Gesù” o Missioni africane di Verona, congregazione fondata nel 1867 da san Daniele Comboni (Comboniani); “Dame del Sacro Cuore” fondate nel 1800 da santa Maddalena Sofia Barat; “Ancelle del Sacro Cuore di Gesù” fondate nel 1865 dalla beata Caterina Volpicelli, diversi Istituti femminili portano la stessa denominazione.

 Atto di Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù

(di Santa Margherita Maria Alacoque)

Io (nome e cognome), 

dono e consacro al Cuore adorabile di nostro Signore Gesù Cristo la mia persona e la mia vita, (la mia famiglia/il mio matrimonio), le mie azioni, pene e sofferenze, per non voler più servirmi d’alcuna parte del mio essere, che per onorarlo, amarlo e glorificarlo. E’ questa la mia volontà irrevocabile: essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore, rinunciando di cuore a tutto ciò che potrebbe dispiacergli. Ti scelgo, o Sacro Cuore, come unico oggetto del mio amore,  come custode della mia via, pegno della mia salvezza, rimedio della mia fragilità e incostanza, riparatore di tutte le colpe della mia vita e rifugio sicuro nell’ora della mia morte. Sii, o Cuore di bontà, la mia giustificazione presso Dio, tuo Padre, e allontana da me la sua giusta indignazione. O Cuore amoroso, pongo tutta la mia fiducia in te, perchè temo tutto dalla mia malizia e debolezza, ma spero tutto dalla tua bontà.
Consuma, dunque, in me quanto può dispiacerti o resisterti; il tuo puro amore s’imprima profondamente nel mio cuore, in modo che non ti possa più scordare o essere da te separato. Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in te, poichè voglio concretizzare tutta la mia felicità e la mia gloria nel vivere e morire come tuo servo.

Amen

Signore, pietà. Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici. Cristo, esaudiscici
Padre celeste, Dio abbi pietà di noi
Figlio redentore dei mondo, Dio abbi pietà di noi
Spirito Santo, Dio abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, Figlio dell’Eterno Padre abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Maria abbi pietà di noi
Vuore di Gesù, sostanzialmente unito al Verbo di Dio abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, maestà infinita abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, tempio santo di Dio abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, tabernacolo dell’Altissimo abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, casa di Dio e porta del cielo abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, fornace ardente di amore abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, fonte di giustizia e di carità abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, colmo di bontà e di amore abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, abisso di ogni virtù abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, degnissimo di ogni lode abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, re e centro di tutti i cuori abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, in cui si trovano tutti i tesori di sapienza e di scienza abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, in cui abita tutta la pienezza della divinità abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, in cui il Padre sicompiacque abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, dalla cui pienezza noi tutti abbiamo ricevuto abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, desiderio della patria eterna abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, paziente e misericordioso, abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, generoso verso tutti quelli che ti invocano abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, fonte di vita e di santità abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, ricolmato di oltraggi abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, propiziazione per nostri peccati. abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, annientato dalle nostre colpe abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, obbediente fino alla morte abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, fonte di ogni consolazione abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, vita e risurrezione nostra abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, pace e riconciliazione nostra abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, vittima per i peccatori abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, salvezza di chi spera in te abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, speranza di chi muore. abbi pietà di noi
Cuore di Gesù, gioia di tutti i santi abbi pietà di noi
Agnello dì Dio che togli i peccati dei mondo perdonaci, Signore
Agnello di Dio che togli i peccati dei mondo esaudiscici, Signore
Agnello di Dio che togli i peccati dei mondo abbi pietà di noi
Cuor di Gesù che bruci di amore per noi: Infiamma il cuore nostro d’amore per te

PREGHIAMO
O Padre, che nel Cuore del tuo direttissimo Figlio ci dai la gioia di celebrare le grandi opere dei tuo Amore per noi, fa’ che da questa fonte inesauribile attingiamo l’abbondanza dei tuoi doni. Per Cristo Nostro Signore. Amen

INTENZIONI PREGHIERA PER IL MESE DI GIUGNO

  • Per il Papa
  • Per gli eletti che riceveranno il Sacramento dell’Ordine nei vari gradi per il sevizio di Dio e della chiesa.
  • Per il piccolo Lorenzo, tutti gli ammalati, per quanti li assistono e per tutti coloro che si affidano alle nostre preghiere.
  • Per le vittime della pandemia e per la sofferenza dei loro famigliari.
  • Per la canonizzazione del Beato Carlo.

AVVISI:

  • Si raccomanda che gli incontri di preghiera siano organizzati nel rispetto delle norme vigenti in materia di salute pubblica e sicurezza.  Nell’incontro di giugno è auspicabile la preghiera delle litanie del Sacro Cuore e la consacrazione al sacro Cuore di Gesù.
  • Si raccomanda la partecipazione alla processione del Corpus Domini e alla festa del Sacro Cuore.
  • Impegnamoci tutti a diffondere la newsletter invitando amici e conoscenti ad iscriversi al sito www.beatocarloinitalia.it   o  aderendo al gruppo FB:  gebetsliga – beato carlo – italia

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Da recitarsi in tutte le riunioni di preghiera

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa un esempio completo di vita cristiana.
La sua vita e tutte le sue scelte e azioni, soprattutto in campo politico e  familiare, sono state sempre fondate sul Vangelo e sull’insegnamento della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia, cresciuto in tempi di grande incertezza, lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo attraverso l’offerta della propria vita, per la salvezza dei suoi popoli, nel costante e fiducioso abbandono alla Beata Vergine Maria.
Il Beato Carlo interceda per tutti i bisognosi quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci, o Padre, a vedere e seguire il suo esempio. Per la sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, a gloria del Tuo nome e per il bene della Santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

PREGHIERA A MARIA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

TESTO DELLA PREGHIERA APPROVATA DALLA CONGREGAZIONE PER LA FEDE (2006)

SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.


CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA. AMEN.

Imprimatur: 6/01/2009

Il 31 maggio 2002, il vescovo di Haarlem-Amsterdam, S. E. Mons. Jozeph Marianus Punt, sentendo pareri e ponderando il tutto, ha attestato l’autenticità delle apparizioni della Signora di tutti i Popoli e ha constatato la soprannaturalità delle apparizioni.


Maggio, mese dedicato a Maria Santissima

1° maggio a Caravaggio atto di Affidamento dell’Italia a Maria

Raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, la Conferenza Episcopale Italiana affida l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza. Lo farà venerdì 1° Maggio, alle ore 21, con un momento di preghiera, nella basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio (diocesi di Cremona, provincia di Bergamo). Si potrà seguirlo su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre), Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), Radio Mater

La scelta della data e del luogo è estremamente simbolica. Maggio è, infatti, il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna, tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine. Iniziare questo mese con l’Atto di Affidamento a Maria, nella situazione attuale, acquista un significato molto particolare per tutta l’Italia.

Il luogo, Caravaggio, situato nella diocesi di Cremona e provincia di Bergamo, racchiude in sé la sofferenza e il dolore vissuti in una terra duramente provata dall’emergenza sanitaria. Alla Madonna la Chiesa affida i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti.

Nella festa di San Giuseppe lavoratore, sposo di Maria Vergine, affida, in particolare, i lavoratori, consapevole delle preoccupazioni e dei timori con cui tanti guardano al futuro.

AVVISI.

*Anche la Gebetsliga italiana vuole essere attenta e osservare alle regole in materia di salute pubblica e si adegua alle disposizioni vigenti o che verranno emanate per la seconda fase.

*Attualmente rimangono sospesi tutti gli incontri comunitari di preghiera, siamo tutti invitati, se possibile, a riunirci alle ore 18,00 davanti alla televisione sintonizzati su TV2000 canale 28 con la grotta di Lourdes per la recita del Santo Rosario, con l’invito a concluderlo con la preghiera particolarmente significativa a Maria Signora di tutti i popoli.

INTENZIONI PREGHIERA PER IL MESE DI MAGGIO

  • Per il Papa.
  • Per il piccolo Lorenzo in particolare, ricoverato all’Ospedale di Brescia e per tutti i bambini ammalati e per i loro genitori.
  • Per le mamme, come Maria, discepola esemplare, ascoltino e custodiscano nel cuore tutte le parole di Cristo.
  • Perché il Signore accolga le preghiere di quanti invocano la liberazione del flagello dell’epidemia e per le anime di tutti i defunti della pandemia.
  • Per la canonizzazione del Beato Carlo.

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Si raccomanda nella preghiera personalmente di recitare l’orazione per la glorificazione del Beato Carlo e la preghiera a Maria Signora di tutti i popoli

Preghiere per la Canonizzazione del Beato Carlo d’Austria

Dio Padre Onnipotente, attraverso il Beato Carlo hai dato alla tua Chiesa un esempio completo di vita cristiana.
La sua vita e tutte le sue scelte e azioni, soprattutto in campo politico e  familiare, sono state sempre fondate sul Vangelo e sull’insegnamento della dottrina cristiana. Il suo amore per Gesù Eucarestia, cresciuto in tempi di grande incertezza, lo ha portato ad unirsi al sacrificio di Cristo attraverso l’offerta della propria vita, per la salvezza dei suoi popoli, nel costante e fiducioso abbandono alla Beata Vergine Maria.
Il Beato Carlo interceda per tutti i bisognosi quando la malattia, lo scoraggiamento, lo sconforto, la solitudine, l’amarezza e le difficoltà della vita mettono a dura prova. Aiutaci, o Padre, a vedere e seguire il suo esempio. Per la sua intercessione ascolta le nostre suppliche ed accogli le nostre preghiere (enunciare la propria intenzione).
Concedi i segni necessari affinché ne sia riconosciuta la santità, a gloria del Tuo nome e per il bene della Santa Chiesa. ( Pater, Ave, Gloria )
Amen.

PREGHIERA A MARIA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI

TESTO DELLA PREGHIERA APPROVATA DALLA CONGREGAZIONE PER LA FEDE (2006)

SIGNORE GESÙ CRISTO,
FIGLIO DEL PADRE,
MANDA ORA IL TUO SPIRITO SULLA TERRA.
FA ABITARE LO SPIRITO SANTO
NEI CUORI DI TUTTI I POPOLI,
AFFINCHÉ SIANO PRESERVATI
DALLA CORRUZIONE, DALLE CALAMITÀ
E DALLA GUERRA.
CHE LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI,
LA BEATA VERGINE MARIA,
SIA LA NOSTRA AVVOCATA. AMEN.

Imprimatur: 6/01/2009

Mese di aprile dedicato alla Divina Misericordia

PRIMO APRILE 2020, 98 ANNI DAL PIO TRANSITO DEL BEATO CARLO D’ AUSTRIA 2 APRILE PIO TRANSITO DI SAN GIOVANNI PAOLO II.

Cari amici

Termina il triduo di preghiera al Beato Carlo che ha preceduto il giorno anniversario della sua nascita al cielo, abbiamo pregato in tanti lo abbiamo fatto con fede. Ho notizia di nostri amici ammalati o che ci chiedono di pregare per dei loro cari. Purtroppo ho anche notizia di alcuni che ora speriamo nell’abbraccio della Divina Misericordia e nella compagnia dei santi e degli angeli.

Continuiamo a rimanere uniti nella corale preghiera che in questo tempo vi invito da elevare al cielo per intercessione del Beato Carlo in modo particolare per tutti gli ammalti e chi li assiste, chi serve in tutti i modi necessari la nostra società, anche nei servizi più umili, che non sono i meno importanti e preghiamo per le anime dei fedeli defunti.

Invito i confratelli sacerdoti e i religiosi, della nostra unione di preghiera, al ricordo del Beato Carlo nella Santa Messa del Primo Aprile recitando alla fine del rito la preghiera di intercessione al Beato Carlo in tempo di epidemia.

Invito i laici ad unirsi spiritualmente al Santo Sacrificio della Messa che non è ne sospesa ne abolita, ma per ragioni di sicurezza e di salute pubblica è celebrata dai sacerdoti per tutta la chiesa e il mondo intero senza la presenza fisica della comunità cristiana. Si raccomandano le indicazioni diffuse sia dalla Santa Sede, sia dalle singole diocesi in ordine alla vita spirituale. In particolare di dare il massimo valore alla preghiera in famiglia che è chiesa domestica, all’esame di coscienza con la richiesta del perdono dei peccati davanti a Dio sotto condizione, alla comunione spirituale, alla recita, possibilmente quotidiana del santo rosario.

La quaresima del 2020 sta per finire, ci prepariamo a celebrare il mistero Pasquale, sarà una Pasqua diversa da qualsiasi altra, facciamo si che tutto quanto sta accadendo: sopra, intorno e dentro di noi diventi uno stimolo a crescere nell’amore di Dio e del prossimo.

Santa pasqua

Don Arnaldo

N.B.  La Gebetsliga italiana si adegua convintamente alle normative vigenti emanate dal governo sospendendo qualsiasi riunione o iniziativa ad esse contraria, nella fattispecie è categoricamente sospesa la riunione di preghiera mensile dei nostri gruppi fino a nuove disposizioni.

INTENZIONE DI PREGHIERA PER IL MESE DI APRILE

PREGHIERA AL BEATO CARLO NELLA ATTUALE SITUAZIONE DI EPIDEMIA

Beato Carlo, hai accettato i difficili compiti e le sfide che Dio ti ha dato durante la tua vita,

hai sempre confidato in Nostro Signore Gesù Cristo attraverso la guida dello Spirito Santo

e in Maria, Madre di Dio e nostra, hai sempre trovato ispirazione, consolazione e speranza.

Vieni in nostro aiuto ora che siamo provati da questa calamità

che spaventa e flagella il mondo

e intercedi per noi.

Ti affidiamo le anime dei defunti perché siano nell’abbraccio misericordioso di Dio

e conforta tutti coloro che soffrono nel lutto e nel dolore.

Intercedi per la guarigione dei malati,

possano ritrovare forza e salute del corpo e dello spirito.

Tu che sei stato un vero Re cristiano

illumina i Capi delle nazioni nell’ emanare decisioni giuste e sagge

per il bene e la pace dell’umanità.

Chiedi forza e coraggio per i medici, gli infermieri,

quanti si prendono cura degli ammalati e gli scienziati;

siano guidati dalla saggezza, la conoscenza e la compassione del Divino Medico.

Dissipa le nostre paure, ansie e orgoglio,

affinché possiamo collaborare responsabilmente con tutti i popoli e le nazioni

per la salute, la pace e la fratellanza.

Rafforza con i tuoi esempi la nostra fede

e chiedi per noi coraggio per sperimentare e

testimoniare l’intervento curativo di Dio.

Fa che con la tua guida possiamo mettere la nostra vita nelle mani dell’Onnipotente

e fare la Sua Santa Volontà

fino a quando lo potremo lodare in eterno, come hai fatto tu,

per Cristo nostro Signore. Amen.

Pater, Ave, Gloria

TERZO GIORNO DEL TRIDUO DI PREGHIERA AL BEATO CARLO NELLA ATTUALE SITUAZIONE DI EPIDEMIA

MARTEDI’ 31 MARZO 2020

 – TERZO GIORNO –

Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo.  Amen.

Iniziamo la nostra preghiera invocando lo Spirito Santo

Emitte Spiritum tuum et creabuntur, et renovabis faciem terrae

MARIA REGINA DEGLI ANGELI DEI SANTI PREGA PER NOI

   O Maria, Madre di Dio,
conservami un cuore di fanciullo,
puro e limpido come acqua di sorgente.
Ottienimi un cuore semplice,
che non assapori la tristezza;
un cuore grande nel donarsi
e tenero nella compassione;
un cuore fedele e generoso
che non dimentichi nessun beneficio
e non serbi rancore per il male.
Forma in me un cuore dolce e umile,
un cuore grande ed indomabile
che nessuna ingratitudine possa chiudere
e nessuna indifferenza possa stancare;
un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo,
ferito dal Suo amore con una piaga
che non rimargini se non in Cielo.
Amen.

(P. Louis De Grandmaison)

Si può pregare una decina del Santo Rosario oppure il S. Rosario intero con i misteri Gaudiosi:

1) L’Annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine
2) La Visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta
3) La Nascita di Gesù nella grotta di Betlemme
4) Gesù viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe
5) Il Ritrovamento di Gesù nel Tempio

Meditiamo con una testimonianza sul Beato Carlo  

Il Beato Carlo e la Beata Vergine Maria


Carlo manifestò durante tutta la sua vita terrena una fervente devozione a Maria Santissima che sicuramente gli fu instillata, potremmo dire, col latte materno, dalla sua pia e buona mamma Maria Giuseppina di Sassonia. Ancora una volta è bello notare alcuni segni nell’esistenza di Carlo che fanno percepire come il mantello protettivo di Maria gli facesse da scudo.                                                                                             

Non tralasciava mai di solennizzare le festività Mariane, non soltanto partecipando, per quanto possibile, alle manifestazioni pubbliche, bensì vivendole nell’intimità famigliare, facendosi catechista e istruendo i figlioli sulle verità di fede e col racconto di fatti e apparizioni della Vergine Maria; i piccoli – come informano le testimonianze rese anche dagli stessi – «erano rapiti e affascianti dalle parole di quell’eccezionale papà catechista».

Si nota un collegamento continuo, quasi una corona del rosario, che incredibilmente unisce i principali avvenimenti della sua vita, nei giorni di sabato che la tradizione cristiana vuole consacrato alla memoria liturgica di Santa Maria in sabato. Ricordiamo ancora a questo proposito le parole del figlio l’Arciduca Rodolfo: «Il 19 novembre (arrivo a Madera) era un sabato. Molti dei giorni più importanti nella vita dell’Imperatore caddero di sabato. La sua Cresima avvenne di sabato, divenne maggiorenne e si sposò un giorno di sabato e fu incoronato re apostolico d’Ungheria il sabato. Era anche un sabato quando il Re ritornò a casa in Ungheria durante il primo tentativo di restaurazione della monarchia, ed era sabato quando fallì il secondo tentativo di restaurazione (per la cupidigia e l’egoismo di chi antepose il proprio personale interesse alla buona causa che avrebbe dovuto servire, con terribili conseguenze per quella devota e amata nazione).

Era un fatale sabato quando la famiglia si spostò nella umida atmosfera della casa del Monte a Madeira e l’ultimo giorno di vita dell’Imperatore, il primo aprile 1922 – quando Dio chiamò il suo fedele servo – era sabato».
Con il rosario tra le mani e confidando in questo, con tutto il disprezzo possibile per le armi e la violenza, l’Imperatore Carlo combatté spiritualmente le battaglie della sua vita.

Abbiamo certa ed ampia testimonianza, dall’indagine per il processo di beatificazione, di come egli pregasse fedelmente il rosario quotidianamente e spesso più volte al giorno. I grani bianchi del rosario, a lui tanto caro e dal quale non si separava mai, dono dal Santo Papa Pio X, scivolavano tra le sue dita mentre pregava.

Anche se il lavoro governativo poteva esigere urgentemente la sua attenzione, comunque l’Imperatore trovava il tempo necessario per poter recitare un rosario.

Quale fedele figlio di Maria, egli onorava la sua santissima Madre attraverso l’imitazione: umiltà, sobrietà in tutto, mai parole inutili, critiche o cattiverie, un aperto sincero e mite tratto umano con tutti, erano alcune delle virtù che egli coltivava in sé stesso. Ricerca e adesione alla volontà di Dio, compagnia di Gesù eucarestia, devozione a Maria e amore per il Papa e la Chiesa, erano i princìpi fondamentali nella sua vita. Quale affettuoso monarca e padre egli permise al suo cuore, con pubblico atto di offerta della propria vita, di essere attraversato dalla spada del dolore, come il cuore della santissima Madre venne trafitto sotto la croce del Figlio: anche in questo volle imitare Maria.

Dopo la beatificazione, proclamata da San Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004, le venerate spoglie di Carlo che riposavano nella terra consacrata dell’umile cimitero dei pescatori di Madeira, vennero traslate nel santuario mariano di Nossa Senhora do Monte, dove riposa in pace in attesa del giorno della risurrezione della carne per la vita eterna.

Concludiamo con la recita della preghiera al B. Carlo in questo tempo di epidemia:

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Beato Carlo, hai accettato i difficili compiti e le sfide che Dio ti ha dato durante la tua vita,
hai sempre confidato in Nostro Signore Gesù Cristo attraverso la guida dello Spirito Santo
e in Maria, Madre di Dio e nostra, hai sempre trovato ispirazione, consolazione e speranza.
Vieni in nostro aiuto ora che siamo provati da questa calamità
che spaventa e flagella il mondo
e intercedi per noi.

Ti affidiamo le anime dei defunti perché siano nell’abbraccio misericordioso di Dio
e conforta tutti coloro che soffrono nel lutto e nel dolore.
Intercedi per la guarigione dei malati,
possano ritrovare forza e salute del corpo e dello spirito.

Tu che sei stato un vero Re cristiano
illumina i Capi delle nazioni nell’ emanare decisioni giuste e sagge
per il bene e la pace dell’umanità.

Chiedi forza e coraggio per i medici, gli infermieri,
quanti si prendono cura degli ammalati e gli scienziati;
siano guidati dalla saggezza, la conoscenza e la compassione del Divino Medico.

Dissipa le nostre paure, ansie e orgoglio,
affinché possiamo collaborare responsabilmente con tutti i popoli e le nazioni
per la salute, la pace e la fratellanza.
Rafforza con i tuoi esempi la nostra fede
e chiedi per noi coraggio per sperimentare e
testimoniare l’intervento curativo di Dio.

Fa che con la tua guida possiamo mettere la nostra vita nelle mani dell’Onnipotente
e fare la Sua Santa Volontà
fino a quando lo potremo lodare in eterno, come hai fatto tu,
per Cristo nostro Signore. Amen.

Pater, Ave, Gloria

SECONDO GIORNO DEL TRIDUO DI PREGHIERA AL BEATO CARLO NELLA ATTUALE SITUAZIONE DI EPIDEMIA

LUNEDI’ 30 MARZO 2020

 – SECONDO GIORNO –

Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Iniziamo la nostra preghiera invocando lo Spirito Santo:

Visitaci con il tuo Spirito

Vieni, o Spirito Santo, e da’ a noi un cuore nuovo,
che ravvivi in noi tutti i doni da te ricevuti con la gioia di essere Cristiani,
un cuore nuovo sempre giovane e lieto.

Vieni, o Spirito Santo, e da’ a noi un cuore puro, allenato ad amare Dio,
un cuore puro, che non conosca il male se non per definirlo, per combatterlo e per fuggirlo;
un cuore puro, come quello di un fanciullo, capace di entusiasmarsi e di trepidare.

Vieni, o Spirito Santo, e da’ a noi un cuore grande,
aperto alla tua silenziosa e potente parola ispiratrice, e chiuso ad ogni meschina ambizione,
un cuore grande e forte ad amare tutti, a tutti servire, con tutti soffrire;
un cuore grande, forte, solo beato di palpitare col cuore di Dio.
San Paolo VI

Si può pregare una decina del Santo Rosario oppure il S. Rosario intero con i misteri Gaudiosi:

1) L’Annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine
2) La Visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta
3) La Nascita di Gesù nella grotta di Betlemme
4) Gesù viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe
5) Il Ritrovamento di Gesù nel Tempio

Meditiamo con una testimonianza sul Beato Carlo

IL BEATO CARLO E L’EUCARESTIA


Il Beato Carlo è vissuto nella gloria e nella compagnia di Cristo presente nel Santissimo Sacramento dell’Eucarestia. I raggi splendenti di grazia che da Essa promanano lo attraevano ed egli amava raccogliersi presso il tabernacolo. Sia che si trovasse stretto tra le corde del governo, sia che fosse un normale inizio di giornata, egli cercava la guida ed il conforto di Gesù nel tabernacolo.

Ovunque si trovasse faceva in modo di avere sempre vicino una cappella dove il Santissimo Sacramento potesse essere adorato e dove potesse partecipare alla celebrazione della Santa Messa ricevendo la comunione. La sua devozione per l’Eucaristia si manifestava anche con gesti semplici, quasi puerili all’apparenza, come per esempio nella preoccupazione che il lume del santuario si potesse spegnere.

Varie volte al giorno infatti interrompeva anche riunioni di governo o dello stato maggiore dicendo: «Devo andare a vedere che la lampada del tabernacolo non sia spenta». Ciò accadeva quando ci si trovava davanti a decisioni cruciali e difficili che dopo lunghe discussioni, infine, competevano a lui: in questi momenti tutti sapevano che egli si sarebbe allontanato per vario tempo pregando in ginocchio davanti al Santissimo Sacramento.

La profondità delle sue preghiere e delle meditazioni era così grande che spesso era inconsapevole di ciò che accadeva intorno a lui fino a perdere il senso dello scorrere del tempo. Anche in pubblico l’Imperatore Carlo dava serena testimonianza della sua fede. In moltissimi discorsi ufficiali faceva riferimento ai valori derivanti dalla fede cristiana che era alla base del suo agire, attento soprattutto verso i più deboli. Da ciò derivava pure il grande senso di tolleranza e di rispetto per le diverse confessioni e religioni, presenti e libere di essere professate nei territori del vasto Impero; esempio attualissimo di convivenza e di inclusione.

Esistono varie istantanee dell’epoca che ritraggono Carlo e l’imperatrice Zita inginocchiati al passaggio della processione del Corpus Domini o nella cruda semplicità di una messa al campo sul fronte bellico e persino prima della partenza per l’esilio genuflessi sulla nuda terra. 

Carlo fu un rigoroso e giusto uomo di stato, tutto votato al bene alla nazione, fatta di popoli e persone. Per lui questa era una vocazione che veniva da Dio, alla quale voleva corrispondere con tutto sé stesso fino ad offrire la sua stessa vita per la pace dei suoi popoli.

Una cosa egli odiava veramente, con tutte le proprie forze: la guerra! Avrebbe dato tutto, ha dato tutto, affinché l’odiata guerra finisse! Dal primo discorso della corona alle parole ispirate sul letto di morte il suo leitmotiv fu rappresentato dalle prime parole del Risorto agli Apostoli, impauriti e rinchiusi nel cenacolo: «Pace a voi». La Pace è dono da accogliere e di cui nutrirsi, non è solo e semplicemente il contrario della guerra.

La Pace va ricercata con fermezza e costruita con paziente impegno anche laddove ci sono dei popoli che non si uccidono l’un l’altro con le armi ma che hanno gravi difficoltà a dialogare, a superare inveterate contrapposizioni ed egoismi, senso di rivalsa se non addirittura odio.

La Pace va ricercata anche nella nostra realtà contemporanea, nelle nostre famiglie.
Questo è l’insegnamento della Chiesa che il Beato Carlo d’Austria ha fatto proprio; questo è l’insegnamento che vale per ogni cristiano, in ogni tempo, e che vale per tutti noi.

Quando Carlo salì al trono dell’Austria-Ungheria, la prima guerra mondiale stava inghiottendo la vita e i valori dell’Europa intera e il mondo era immerso in un incubo di terrore, morte e macerie. L’impegno per la pace fu subito al centro delle sue preoccupazioni: fermamente contrario al conflitto, sostenne, unico fra tutti i responsabili politici dei paesi coinvolti nella guerra, gli appelli di papa Benedetto XV. Sul piano internazionale condusse intense e ragionevoli trattative di Pace e su quello interno emarginò con energia i sostenitori della guerra ad oltranza. Avviò, un intensissimo programma sociale di aiuto alle popolazioni immiserite, ispirato all’enciclica “Rerum Novarum” di papa Leone XIII.

In questo attuale periodo storico, nel quale le guerre sono ancora purtroppo presenti e volutamente dimenticate in numerose parti del pianeta e in cui il mondo, che fino a un mese fa si sentiva al sicuro, improvvisamente si trova in una situazione inimmaginabile di pericolo per la pandemia dilagante, il nostro impegno di cristiani, guardando all’esempio del Beato Carlo, troverà origine e forza ancora e sempre dalla compagnia di Cristo, che nell’Eucarestia e con la sua parola infonde speranza e dona luce e pace.

Anche noi oggi, come fece Carlo, vogliamo rimanere saldamente ancorati alla roccia di Pietro, dono di Cristo alla sua Chiesa, nocchiero di questa barca, in cui tutti ci ravvisiamo, che naviga in acque tempestose. Papa Francesco, successore di Pietro, con parole piene di compassione, fede e speranza ha indicato al mondo intero Gesù, per tutti noi presente nell’Eucarestia, e ci ha messi nelle mani amorevoli di Maria, Madre di Cristo e dell’umanità. I tre bianchi amori del Beato Carlo: l’Ostia Consacrata, la Madonna, il Papa.

Infine Carlo fu vincitore non della guerra che genera solo perdenti, ma della pace. Saputo che l’armistizio era firmato e che le armi avevano cessato di tuonare, emanò l’ordine che tutte le campane di tutte le chiese suonassero a distesa e che si intonasse l’inno di ringraziamento del Te Deum: fu forse l’ultimo profetico ordine dell’ultimo Imperatore. A chi gli fece osservare che tutto era perduto e non fosse il caso di ringraziare Dio con tata solennità, rispose: «Dobbiamo ringraziare Dio, non per la guerra, ma perché gli uomini oggi hanno ritrovato la pace».

Concludiamo con la recita della preghiera al B. Carlo in questo tempo di epidemia:

Beato Carlo, hai accettato i difficili compiti e le sfide che Dio ti ha dato durante la tua vita,
hai sempre confidato in Nostro Signore Gesù Cristo attraverso la guida dello Spirito Santo
e in Maria, Madre di Dio e nostra, hai sempre trovato ispirazione, consolazione e speranza.
Vieni in nostro aiuto ora che siamo provati da questa calamità
che spaventa e flagella il mondo
e intercedi per noi.

Ti affidiamo le anime dei defunti perché siano nell’abbraccio misericordioso di Dio
e conforta tutti coloro che soffrono nel lutto e nel dolore.
Intercedi per la guarigione dei malati,
possano ritrovare forza e salute del corpo e dello spirito.

Tu che sei stato un vero Re cristiano
illumina i Capi delle nazioni nell’ emanare decisioni giuste e sagge
per il bene e la pace dell’umanità.

Chiedi forza e coraggio per i medici, gli infermieri,
quanti si prendono cura degli ammalati e gli scienziati;
siano guidati dalla saggezza, la conoscenza e la compassione del Divino Medico.

Dissipa le nostre paure, ansie e orgoglio,
affinché possiamo collaborare responsabilmente con tutti i popoli e le nazioni
per la salute, la pace e la fratellanza.
Rafforza con i tuoi esempi la nostra fede
e chiedi per noi coraggio per sperimentare e
testimoniare l’intervento curativo di Dio.

Fa che con la tua guida possiamo mettere la nostra vita nelle mani dell’Onnipotente
e fare la Sua Santa Volontà
fino a quando lo potremo lodare in eterno, come hai fatto tu,
per Cristo nostro Signore. Amen.

Pater, Ave, Gloria

TRIDUO DI PREGHIERA AL BEATO CARLO NELLA ATTUALE SITUAZIONE DI EPIDEMIA

DOMENICA 29 MARZO 2020

 – PRIMO GIORNO –

Nel Nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Iniziamo la nostra preghiera invocando lo Spirito Santo:

Visitaci con il tuo Spirito

O Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
tu ami e vuoi salvi tutti i tuoi figli:
effondi su di noi quello Spirito con cui hai consacrato Gesù
e l’hai mandato ad annunziare la lieta notizia ai poveri.

Donaci intelligenza del Vangelo e dell’uomo
perché possiamo portare Gesù a tutti i fratelli
aiutandoli a incontrarsi con Lui che è l’unico salvatore.

O tenerezza infinita,
vieni a visitare il tuo popolo
e nel sangue della croce del tuo Figlio
accogli tutti nell’abbraccio del perdono;
illumina coloro che sono nelle tenebre e nel dubbio
e guidali al porto della verità e della pace.

O Vergine dell’ascolto, rendici docili discepoli della Parola
Invoca con noi lo Spirito,perché discenda
e rinnovi la faccia della terra.
Amen.M

Si può pregare una decina del Santo Rosario oppure il S. Rosario intero con i misteri Gloriosi:

Meditiamo con una testimonianza sul Beato Carlo

Testimonianza di Rodolfo d’Asburgo figlio del B. Carlo

Brescia Ottobre 2007

E’ il 19 novembre 1921, festa di Santa Elisabetta. Dopo quasi un mese di viaggio, i miei genitori vedono apparire davanti ai loro occhi l’isola dell’esilio, Madeira. Il 19 novembre era un sabato, uno dei molti sabato ricchi d’importanti avvenimenti nella vita dell’ Imperatore: era stato cresimato un sabato, aveva ricevuto il Sacramento del Matrimonio ed era stato coronato Re d’Ungheria sempre un sabato. Era anche un sabato, quando, nel primo tentativo di Restaurazione, Papà , tornato in patria, entrò in Ungheria. Ancora un sabato doveva aver luogo il passaggio al nebbioso clima del Monte per la condizione disperata delle sue finanze e fu sabato primo aprile del 1922 quando Dio lo chiamò a Sé.

I primi tempi a Madeira passarono tranquillamente benché la mancanza della famiglia pesasse molto ai miei genitori. Erano mesi ormai che noi bambini, ancora confinati in Svizzera, aspettavamo il permesso degli Inglesi per poterli raggiungere a Madeira. Finalmente all’inizio di gennaio gli alleati diedero il loro benestare e mia madre venne a prenderci a Losanna. Non si può descrivere la gioia nel rivedere Papà dopo tutti questi eventi. Era li’ ad aspettarci sul molo del porto di Funchal. Salì correndo sulla passerella per salutarci ed abbracciarci. Scorrevano lacrime di gioia mentre scendeva la scala portandomi in braccio. Più tardi mia bisnonna mi raccontò suo spavento nel vedere i cambiamenti nell’Imperatore, era invecchiato tanto e sul suo viso si leggevano la stanchezza e le preoccupazione. Nonostante quello non ebbe a scorgere sul suo volto un tratto di amarezza, ne al udire delle sue labbra una dura parola. Al contrario, sempre ripeteva : – “A noi la va bene più di quello che meritiamo”.

Ci trasferimmo immediatamente a Quinta do Monte in una casa sulla montagna che ci era stata messa a disposizione da un patrizio portoghese. Papà aiutò a traslocare i pochi bene che ci rimanevano, facendo pacchi, caricandoli e scaricandoli. Nei ritagli di tempo si occupava di noi. Prese molte volte con se nelle sue passeggiate i miei fratelli maggiori, Ottone ed Adelaide. In questi giorni pareva che stesse lottando per la soluzione definitiva d’una questione che gli stava a cuore. Già da tempo aveva la certezza che Dio volesse che sacrificasse la sua vita per la salvezza dei suoi popoli. Comunicò la cosa a mia Madre che non seppe al primo momento che rispondere. Era attonita e turbata. L’Imperatore con grande fermezza gli disse: – “Il Buon Dio farà quel ch’ Egli vuole”. Purtroppo alla fine di febbraio, il monte era assediato da un esercito di umide e fitte nebbie. Costruita per essere abitata d’estate, in casa mancavano il riscaldamento e la luce. C’era acqua solo in cucina. Le pareti trasudavano per l’ umidità e il cibo, che non mancava a noi bambini, era scarso per gli adulti. Papà si nutriva di pane ed acqua per lasciare la carne alla mamma, incinta di 7 mesi. Ben presto mio Padre si ammalò: tuttavia viste le scarse finanze non volle chiamare i medici.

 Solo dopo 2 settimane venne il Dottor Monteiro che giudicò il caso molto grave: aveva una bronco-polmonite.

Durante tutta la sua malattia, Papà conservò la stessa tenacia e forza d’animo di sempre. Nonostante poi la febbre e gli indicibili dolori riusciva a dominare le proprie facoltà spirituali. I suoi pensieri andavano sempre a noi fanciulli: – “Ho tanto desiderio dei bambini, diceva a mia madre, ma non permettere che entrino, sarebbe un’imprudenza”. Allora chiedeva alla Mamma di farci giocare sotto le sue finestre cosi poteva almeno sentire le nostre voce. Ogni giorno s’informava come stessero il giardiniere e il portinaio ch’erano ammalati. Mai chiese d’aver qualche sollievo. Pativa in silenzio senza far udire alcun lamento.

Era commovente, l’ardente desiderio di Papà di aver sempre con sè mia Madre. Se Lei si sedeva vicino al letto, allora era tranquillo, soprattutto quando gli teneva la mano. Se lei era fuori e si apriva la porta, allora egli domandava: “Sei tu?”. Eppure voleva ch’ella si riguardasse. “Sei stanca? Dovresti andare a passeggio. Quando andrai?” La Mamma rispondeva: “Andrò un altro giorno” “Perché?” “Rimango più volentieri da te” “ Ma ti farà bene” “Preferisco rimanere qui” “Sei sicura?” “Si” “Allora rimani, io sono così felice quando sei presso di me”. Fin all’ultimo istante pensò sempre a Lei, voleva sapere come si sentiva, come avesse dormito, voleva che condividesse con lui tutto ciò che di buono aveva. Nel delirio della febbre le offriva persino l’ossigeno perché a lui apportava un tale sollievo.

Una notte che Papa era molto agitato, mia Madre le chiese quale fosse la cosa che lo inquietava. Lui rispose che andava tutto bene pero che non riusciva a dormire. La Mamma resa sospetta lo interrogò di nuovo, egli finalmente manifestò il suo desiderio. -“Avrei caro, di bere un po’ di acqua, ma solo a patto che tu non abbia per questo ad alzarti e stancarti nelle tue condizione. Mortificato aggiunse: “Sempre sto vacillando fra il mio immenso amore per te e i bambini, e il mio egoismo dall’altra parte”.

Un bicchiere di acqua: questo era dunque quello ch’egli chiamava il suo egoismo! Verso le 7 del mattino del primo aprile, si sentì soffocare: le labbra erano diventate azzurre e le mani e le braccia fredde. Allora mormorò a mia Madre: “Devo tanto patire affinché i miei popoli possano di nuovo trovarsi uniti.” S’accorse della presenza del Santissimo e ricevette la Santa Comunione. Disse di nuovo – “Non ne posso più. Voglio andare a casa. Voglio andare a casa con te. Ti prego…”

Poco dopo, Papà disse: – “Caro Salvatore, proteggi i nostri figliuoli, Otto, Mädi, Robert, Felix, Karl Ludwig e, …come si prosegue?”. La Mamma aiutò: – “Rudolf” ed egli proseguì: “Rudolf, Lotti e il piccolo.” Poi sussurrò a mi madre: – “Ti amo intensamente”. Circa mezz’ora prima della fine, aprì gli occhi e chiese: – “La santa Comunione”. Mons Zamboski decise di dare al Imperatore il Corpo del Signore ancora una volta. Il volto del morente che prima era stanco e serio, brillò di gioia nel ricevere il Sacramento. Quando provò con grande sforzo a recitare “l’ Ave Maria” la mamma lo supplicò: “Ti prego, non pregare. Abbandonati al Salvatore. ” – “Si, disse Papà, tra le braccia del Salvatore. Io con Te Gesù, Io e i miei cari figliuoli con Te.”

La fronte coperta di sudore, il volto sempre più pallido e il respiro più lento, l’Imperatore disse in un sospiro: “Sia fatta la Tua volontà, Gesù, Gesù vieni!” Il respiro divenne irregolare, e infine disse: “Gesù”. Erano le 12 e 23 minuti del primo aprile 1922. Il cuore di mio padre non batteva più. Io avevo 3 anni. Come mia nonna, l’ Imperatrice Zita, amava ripetere “Nella vita si può avere tutto: gli onori, il potere, il denaro, ma anche perderli in un batter d’occhio. Ciò che nessuno potrà mai toglierti è la fede e l’amore”. Grazie

Concludiamo con la recita della preghiera al B. Carlo in questo tempo di epidemia:

PREGHIERA AL BEATO CARLO NELLA ATTUALE SITUAZIONE DI EPIDEMIA

Beato Carlo, hai accettato i difficili compiti e le sfide che Dio ti ha dato durante la tua vita, hai sempre confidato in Nostro Signore Gesù Cristo attraverso la guida dello Spirito Santo e in Maria, Madre di Dio e nostra, hai sempre trovato ispirazione, consolazione e speranza. Vieni in nostro aiuto ora che siamo provati da questa calamità che spaventa e flagella il mondo e intercedi per noi.

Ti affidiamo le anime dei defunti perché siano nell’abbraccio misericordioso di Dio e conforta tutti coloro che soffrono nel lutto e nel dolore. Intercedi per la guarigione dei malati, possano ritrovare forza e salute del corpo e dello spirito.

Tu che sei stato un vero Re cristiano illumina i Capi delle nazioni nell’ emanare decisioni giuste e sagge per il bene e la pace dell’umanità.

Chiedi forza e coraggio per i medici, gli infermieri, quanti si prendono cura degli ammalati e gli scienziati; siano guidati dalla saggezza, la conoscenza e la compassione del Divino Medico.

Dissipa le nostre paure, ansie e orgoglio, affinché possiamo collaborare responsabilmente con tutti i popoli e le nazioni per la salute, la pace e la fratellanza. Rafforza con i tuoi esempi la nostra fede e chiedi per noi coraggio per sperimentare e testimoniare l’intervento curativo di Dio.

Fa che con la tua guida possiamo mettere la nostra vita nelle mani dell’Onnipotente e fare la Sua Santa Volontà fino a quando lo potremo lodare in eterno, come hai fatto tu, per Cristo nostro Signore. Amen.

Pater, Ave, Gloria